Ancora in alto mare per il Canone di Depurazione In primo piano

La questione del rimborso del canone di depurazione è tutt'altro che risolta.

Movimento Difesa del Cittadino, Federconsumatori, Cittadinanzattiva e Legaconsumatori fanno sapere che rimane da chiarire la situazione relativa agli impianti di depurazione di quartiere.

Ad oggi non sappiamo tali impianti come sono collegati e dove le acque reflue vanno a finire così si è espresso Raffaele Ascione presidente di Legaconsumatori, aggiungendo che si rende necessario un approfondimento tecnico per verificare se le zone provviste di depuratori rionali possono rientrare nella sentenza della Corte Costituzionale del 15 ottobre scorso.

Come si ricorderà, la Corte Costituzionale ha sancito che se nel Comune di residenza non sono attivi i depuratori per le acque reflue, la quota della bolletta destinata alla depurazione non deve essere pagata dai cittadini.

In tal caso, le quote riguarderebbero difatti non una tassa ma l'equivalente di un servizio non erogato.

Il Comune di Benevento e gli altri Comuni della provincia sprovvisti degli impianti o dove essi siano inattivi, devono restituire ai contribuenti le somme percepite come tariffa di depurazione negli ultimi dieci anni, oltre IVA e interessi legali.

La sentenza si riferisce agli impianti di depurazione centralizzati, pertanto, non comprende le zone della città provviste di impianti di quartiere.

Tali utenze (pacevecchia, capodimonte, pontecorvo-epitaffio, ponte delle tavole) devono continuare a pagare le quote di depurazione.

Tuttavia la riscossione del canone avviene in misura ridotta grazie all'accordo raggiunto tra Comune, Gesesa e Associazioni dei consumatori che già da tempo ha permesso di operare uno sconto del 70% in bolletta.

Nel frattempo la Campagna Giusto Canone prosegue presso lo sportello attivato dalle associazioni dei consumatori al viale Mellusi (Palazzo del Volontariato).

Il presidente del MDC Avv. Francesco Luongo incalza affermando che se il Comune non si deciderà a dare indietro i soldi ai contribuenti le associazioni di categoria non esiteranno ad andare in giudizio.

La situazione rischia di divenire più complessa per via delle bollette che alcuni utenti della città, che hanno già presentato istanza di rimborso, si sono visti recapitare.

In realtà, tali bollette riguardano il conguaglio 2007-2008 che va pagato perché antecedente alla sentenza Corte Costituzionale.

Una vicenda caratterizzata da molte polemiche. Tante le iniziative portate avanti per risolverla.

Dal canto loro, Movimento Difesa del Cittadino, Federconsumatori, Cittadinanzattiva e Legaconsumatori precisano di essere ben disposte al dialogo con le amministrazioni comunali per raggiungere un accordo che consenta di salvaguardare le casse dell'Ente nella tutela degli interessi dei cittadini.

Alessandra Gogliano