E' una vita che ti aspetto, e' il titolo di un bellissimo libro di Fabio Volo. E mai come ora questo magnifico lavoro di Volo puo' essere appropriato all'impresa che il Benevento ha realizzato nell'ultimo giorno di aprile, conquistando la serie B, dopo aver letteralmente “asfaltato” quel Lecce che era venuto nel Sannio per rendere difficile l’impresa a Lucioni e compagni.

E la città è letteralmente impazzita dalla gioia, perché finalmente la “strega” è riuscita a mettersi alle spalle quei “maledetti” play off che negli anni passati sono stati una vera disdetta.

Questa volta la serie cadetta è stata raggiunta per la porta principale, grazie all’impresa di magnifici ragazzi, condotti per mano in modo portentoso da Gaetano Auteri, lo “special man di Florida”, che ha saputo dare alla città la grande gioia. A parte  i “suoi” ragazzi, tutti veramente magnifici, proprio Auteri  può essere considerato l’artefice della grande conquistata. Ha saputo  cancellare le incomprensioni che hanno  un po’ caratterizzato il girone di andata, forse anche a causa dell’avvento della nuova società, dopo l’addio di Vigorito all’indomani dell’ennesima delusione subita nei play off alla fine della scorsa stagione.

Piano piano Auteri ha risollevato l’ambiente, ha dato vigore alla squadra, e la lunga serie di risultati positivi sono dipesi proprio da questo. Praticamente fino ad ora nel 2016 il Benevento non ha mai perso, e l’ultima sconfitta risale a dicembre dello scorso anno (quella immeritata di Lecce). I giallorossi hanno recuperato tantissimi punti nel girone di ritorno, hanno messo il turbo, e praticamente hanno sbaragliato tutte le avversarie. Il primo posto conquistato alla fine della stagione regolare è stata la naturale conseguenza del lavoro svolto.

E la grande festa è giunta nel giorno più opportuno, quando i giallorossi hanno dovuto affrontare quel Lecce che  aveva dato l’ultimo dispiacere alla “truppa” di Auteri. Il 3-0 di Benevento - Lecce parla chiaro e fa capire  che praticamente  non c’è stata mai gara. Il Lecce non è esistito, mentre il Benevento ha affrontato la gara con la giusta concentrazione, senza nervosismo e con la consapevolezza di essere più forte dell’avversario.

Il resto l’hanno fatto i tifosi, che hanno affollato il “Vigorito” come mai in passato. Un pubblico così non si era mai visto, ed è stato uno spettacolo nello spettacolo anche per quanto riguarda le coreografie. Una cosa da far venire i brividi!

Ed alla fine c’è stata la naturale invasione con tanti tifosi che hanno voluto portare in trionfo i propri beniamini. Naturalmente una festa speciale è stata riservata ad Auteri. E finalmente sono state stappate anche le bottiglie di champagne tenute per troppo tempo in frigorifero. Fino all’ultimo la scaramanzia l’ha fatta da padrone, memore del passato, ma poi è stata festa grande in tutta la città.

Ed al “Vigorito” si è rivisto, più commosso che mai, anche Oreste Vigorito, che ha seguito la gara fianco a fianco  all’attuale presidente Pallotta ed a tanti componenti della famiglia Fabbrocino. Insomma la conquista della serie B ha fatto il miracolo di ricompattare un po’ tutti, e questo può essere considerato un fatto importante perché disputare un torneo di serie B non è certo semplice. Tutta la città deve capire che  la serie cadetta appartiene a tutti, e forse proprio da questa conquistata può iniziare un discorso diverso.

Parlare della gara ci sembra inutile, tanta è stata la superiorità del Benevento. Piuttosto, un grande plauso meritano i tifosi, che sono stati veramente fantastici.

Ora c’è in programma l’ultima gara, quella  di sabato prossimo  contro l’Akragas. Praticamente una partita pro forma, ma comunque il Benevento vuole chiudere questo torneo imbattuto, con numeri veramente importanti. Poi, dopo la gara contro l’Akaragas, la disputa, contro Cittadella e Spal, per conquistare la Coppa di Lega Semi Pro. Quindi, ancora un appuntamento per i tifosi per stringersi intorno ad Auteri ed a i suoi ragazzi  che hanno permesso a Benevento di realizzare un grande sogno. Un risultato inaspettato, ma forse anche per questo più bello.

GINO PESCITELLI

Marcatori: 22 reti Iammello (Foggia); 20 reti Infantino (Matera); 15 reti Caccavallo (Paganese); 14 reti Di Piazza(Akragas); 13 reti De Angelis (Casertana); 12 reti Baclet (Martina); 11 reti Calil (Catania),Croce (Monopoli), Nicastro (Juve Stabia); 10 reti Mazzeo (Benevento), La Mantia (Cosenza); Sarno (Foggia), Tavarez (Messina),Gambino (Monopoli); 9 reti Moscardelli (Lecce); 8 reti Marotta e Cissè (Benevento), Alfageme e Negro (Casertana),  Razziti (Catanzaro).

Foto Lucia Gangale per Realtà Sannita. Riproduzione vietata