Biblioteca 'Michele Melenzio', Viespoli esprime solidarietà a Giancristiano Desiderio In primo piano

'Mentre a Benevento il dibattito politico e culturale in vista delle elezioni comunali langue, le notizie che giungono da Sant'Agata dei Goti ci dicono che il potere locale della sinistra di malgoverno non ha nessun problema ormai a mettersi sotto i piedi anche la Carta costituzionale'.

Così il presidente dell’Associazione Mezzogiorno Nazionale, Pasquale Viespoli, che con una nota interviene sull’ispezione ordinata dal sindaco presso la biblioteca 'Michele Melenzio' e successiva revoca della concessione dei locali all’associazione culturale che gestisce detta biblioteca.

'E’ con angoscia ma, purtroppo, senza stupore - aggiunge - che apprendiamo che il segretario provinciale del Pd nella sua veste di sindaco di Sant’Agata dei Goti minaccia il valore fondamentale della libertà di espressione, prima inviando una arbitraria ispezione della polizia municipale in un’associazione privata come la biblioteca 'Michele Melenzio' mentre è in corso un seminario di filosofia e poi con una delibera di giunta revocando, senza alcuna valida motivazione, la concessione dei locali che ospitano la biblioteca.

E’ fin troppo evidente la volontà di mettere a tacere una voce libera e di smantellare un presidio di cultura e libera educazione.

Ho letto gli articoli di difesa personale e morale, oltre che di denuncia civile, scritti da Giancristiano Desiderio e, conoscendo la sua indipendenza di giudizio - della quale a volte ho fatto personalmente le spese - nonché il valore dell’opera culturale realizzata con la Biblioteca Melenzio gli manifesto doverosamente la mia vicinanza personale e la mia solidarietà politica e morale.

Non si era mai visto lo spettacolo indegno e antidemocratico di un’istituzione municipale che attacca, con l’ausilio della polizia locale, una libera associazione culturale. Spero - conclude pasquale Viespoli - che ci si fermi qui e che i rappresentanti del Pd capiscano di dover fare uno e due passi indietro smentendo le manie di grandezza ingiustificata di chi non tollera né la cultura né il diritto al dissenso che sono il cuore della vita civile e democratica'.

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