Bilancio del sindaco Mastella a metà quinquennio. ''Così ho lavorato per la città'' In primo piano

Benevento è cresciuta e sta progressivamente recuperando il binario dello sviluppo”. Il giudizio del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, arriva a metà del quinquennio amministrativo iniziato a palazzo Mosti nel giugno del 2016.

La valutazione su questa prima parte di mandato non può che essere positiva, soprattutto se si tengono presenti le condizioni ereditate e con le quali abbiamo iniziato il lavoro. Ogni giorno - puntualizza ed argomenta il primo cittadino - abbiamo incontrato difficoltà e problemi e non dimentichiamo che siamo partiti con l’approvazione di un bilancio non nostro e la successiva dichiarazione di dissesto. Qualcun altro avrebbe girato i tacchi, anche solo per i rischi connessi al disastroso stato di cose. Noi siamo andati avanti anche se sapevamo che la condizione economica dell’ente limitava di parecchio la possibilità di agire”.

Difficoltà di natura non solo economica quelle incontrate in questi primi due anni e mezzo.

La situazione infrastrutturale è esemplificativa: in questo campo la condizione economica incrocia la giusta programmazione. Solo programmando, infatti, è possibile intervenire ed anticipare le criticità, anche perché ogni opera pubblica richiede, insieme alle risorse, i tempi necessari alla sua ideazione prima e realizzazione poi”.

E sul tema i casi, anche recentemente alla ribalta delle cronache, non mancano…

Il ponte San Nicola, progettato da Morandi, è rimasto praticamente l’unico collegamento per interi quartieri con il resto della città: mentre si sviluppava la residenzialità bisognava progettare viabilità alternative, potenziare quelle esistenti e, ovviamente, manutenere e proteggere adeguatamente le opere come il ponte.Come si fa a non intervenire poi, anche in maniera radicale, quando si verificano sciagure come quella di Genova che impongono approfondimenti ulteriori. Inutile dire che mai avrei voluto chiuderlo ma l’ho fatto con la consapevolezza che anche quando impopolari talune scelte vanno adottate”.

Più o meno stesso ragionamento valido per le scuole?

Se possibile per l’edilizia scolastica la situazione è anche più grave. Innanzitutto per la qualità del servizio che viene reso più difficile: la scuola incide sulla quotidianità delle famiglie, sulle esigenze e sugli orari dei genitori lavoratori e sui ritmi degli stessi studenti. Epure se sapevo di non ricevere gli applausi, non me la sono sentita di far finta di non vedere. In tutta sincerità preferisco assumermi il rischio di essere malvisto da qualche genitore o operatore scolastico, piuttosto che non affrontare una criticità come questa. Non è che siano mancate in passato le denunce e le segnalazioni: ancora oggi incontro associazioni e cittadini che mi segnalano come sull’argomento avevano già informato le amministrazioni comunali”.

L’ex caserma Pepicelli come possibile soluzione alla necessità di edilizia scolastica?

Il sindaco glissa e anticipa un’importante novità: “Quella struttura sarà a breve recuperata. Un peccato vedere inutilizzata quell’ampia disponibilità di spazi, in un’area strategica della città, per questo abbiamo lavorato per rilanciarlacon polo di uffici e servizi che lo renda un piccolo centro direzionale. Anche su questo fronte, quello del corretto utilizzo degli spazi urbani, occorre una visione da perseguire, un obiettivo da raggiungere. Chiaro che bisogna confrontarsi, studiare tutte le alternative e gli effetti delle possibili scelte ma poi, imboccata una strada piuttosto che un’altra, bisogna percorrerla fino in fondo. Altrimenti si rischia di rimanere con degli spazi enormi inutilizzati nel centro della città; un esempio clamoroso arriva dall’area di piazza Duomo, proprio mentre la città necessita di ripensare le sue funzioni per rendere più facile la vita dei cittadini”.

Una visione di fondo anche quella necessaria ad interventi impattanti come l’alta velocità recentemente in Consiglio comunale.

Una bella pagina il recente passaggio in Consiglio che chiarisce a tutti quanto sia importante la politica, quella che si occupa di programmare il futuro e amministrare il presente interpretando le esigenze della comunità. Penso che la mia amministrazione sia stata salutare anche da questo punto di vista, interrompendo una tradizione monocolore che rischiava anche di ridurre la nostra rappresentazione fuori dai confini di Benevento. L’alternanza è un propellente formidabile anche per la qualità dell’attività amministrativa messa in campo: i miei auguri su questo versante vanno anche al presidente della Provincia Di Maria”.

Un attivismo politico che si affianca all’impegno da sindaco: quali saranno le prossime corse di Mastella?

Sul punto l’ex Ministro della Giustizia è meno preciso pure tratteggiando chiaramente un impegno. “Ho detto e confermo che la battaglia delle prossime Regionali esercita un richiamo molto forte, non tanto per me quanto per le necessità di un territorio che proprio in Regione Campania deve trovare adeguata tutela, come può autorevolmente confermare qualunque amministratore del Sannio. E’ ovvio che tanto dipenderà dalle condizioni di realizzabilità di un progetto e di armonia con un percorso intrapreso quasi come una sfida personale e che nel tempo ha coinvolto tanti amici. Sicuramente il mio impegno politico sarà in ogni caso diretto alla tutela di questo territorio e del Sud, come sempre fatto. Mi appassiona in questa fase la sfida ai cosiddetti populismi, un modo anche molto altisonante per definire una strategia di marketing politico: altro che novità, nei primi mesi di governo nazionale a guida 5 Stelle si sono registratipiù cambiamenti di linea politica che in tutti i governi del pentapartito. Ma quelli erano davvero altri tempi, altro che”.

GIOVANNI FUCCIO