Calcio, il Benevento ha rifilato un altro bacio 'stregato' al Perugia... Il sogno continua In primo piano

La fabbrica dei sogni per il Benevento rimane aperta, per il Perugia, invece, si è chiusa in modo definitivo.

Questo il risultato di una notte davvero magica che circa 16.000 tifosi hanno potuto trascorrere al “Curi” di Perugia, ed alla fine è stata davvero festa grande non solo nella città umbra ma soprattutto nel capoluogo sannita, a piazza Risorgimento, dove era stato posizionato il maxi schermo, che somigliava al Maracanà. E non sono mancati i fuochi ad illuminare la città in una calda serata, mentre i caroselli festosi sono proseguiti fino alle ore piccole.

Diciamo la verità: nessuno si attendeva questo finale di campionato che i giallorossi sono riusciti a regalare alla città. E non è finita, perché il bello viene proprio ora, con la doppia finale tra l’undici di Baroni ed il Carpi, che è riuscito, con una vera impresa, a condannare il Frosinone ad una nuova stagione in serie B.

Ed è bene dire subito che questa volta il favorito è proprio il Benevento, dal momento che nella gara di andata (in programma domenica 4 giugno alle 20,30) il Carpi dovrà scendere in campo con tantissimi assenti per la burrascosa gara di Frosinone finita in 9 uomini e con numerosi ammoniti. E non avrà neanche l’allenatore in panchina, anche lui espulso. Di contro nel Benevento mancherà il solo Puscas, ammonito a Perugia ed in diffida.

I giallorossi invece, potranno giocare sul terreno amico del “Vigorito” la gara di ritorno (giovedì 8 giugno sempre alle 20,30), e questa è certamente una cosa importante.

La città è già mobilitata e la febbre del tifo ha raggiunto il massimo: conquistare la serie A innanzi al proprio pubblico sarebbe veramente un evento storico per la città. Già si prevede un nuovo record di spettatori al “Vigorito”.

Comunque è bene restare con i piedi bene a terra e fare un passo alla volta. Ora l’importante è la gara di domenica a Carpi, con i giallorossi che dovranno cercare di recuperare le energie nel più breve tempo possibile. Giocare ogni tre o quattro giorni non è certamente facile, alla fine di un campionato lungo e duro.

Davvero splendida la prestazione di Perugia. Baroni ha dovuto rinunciare a Ceravolo, mandato addirittura sugli spalti, ma in compenso ha trovato un Cissè che non giocava da un bel po’ di tempo e che non ha demeritato. L’eroe della serata è stato ancora una volta Puscas, che sta dimostrando grande continuità in questo finale di campionato. Ha messo a segno la rete del momentaneo vantaggio, poi soltanto nel recupero il Perugia è riuscito a pareggiare. Lo stesso, però, gli umbri sono stati condannati vista la vittoria dei giallorossi nella gara di andata.

C’è da dire che al “Curi” i giallorossi non hanno sofferto più di tanto. I primi 45’ minuti sono stati tutti di marca Benevento, ed in più di una occasione la “strega” ha sfiorato il vantaggio. Poi nella ripresa naturalmente gli umbri hanno premuto tantissimo, ma anche il Benevento ha avuto le sue occasioni, e soltanto nell’ultimo quarto d’ora c’è stata tanta sofferenza da parte dei sanniti. A questo punto, però, è venuta fuori la grande difesa giallorossa, con Lucioni e Camporese impeccabili, rinforzata nel finale anche da Padella che ha preso il posto di Falco. Il resto l’ha fatto Cragno, davvero determinante in almeno tre o quattro occasioni.

Come aveva promesso. Baroni non ha schierato la squadra a trazione difensiva, anche perché un fatto del genere non è nel dna della compagine. Ha insistito con il tradizionale 4-2-3-1, con la difesa formata da Lucioni, Camporese e Venuto e Lopez sulle fasce. Poi, centrocampo affidato a Chibsah e Viola, con Eramo e Puscas in copertura e Falco alle spalle di Cissè. Insomma, tutto come previsto, con la sola assenza del bomber Ceravolo che assolutamente non ce l’ha fatta ad andare almeno in panchina. Baroni ha preferito non gettare nella mischia Ciciretti, per preservarlo per la gara di domenica a Carpi. Poi nel finale, quando c’era veramente da soffrire, sono entrati Gyamfi per Venuti, Pezzi per Cissè e Padella per Falco.

Davvero perfetta l’interpretazione della gara da parte dell’allenatore e dei giocatori. Nessuna sbavatura, se si eccettua la logica sofferenza nel finale.

A questo si può continuare a scrivere la storia e ad inseguire il sogno della serie A. Al “Curi” la “strega” ha rifilato un altro bacio stregato al Perugia. E l’intera città non sta nella pelle per quello che stanno facendo questi undici eroi in maglia giallorossa, guidati da un condottiero che questa volta i play off li vuole vincere, dopo la beffa dello scorso anno con il Novara, quando è stato costretto a fermarsi proprio sul più bello.    

GINO PESCITELLI

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