Calcio: il derby è da rigore ma il Benevento non sa più vincere In primo piano

Neanche questa volta il Benevento è riuscito a superare il tabù Salernitana, che oramai non perde al 'Vigorito' dal lontano 10 novembre 1985.Da allora tre gare di campionato nello stadio beneventano con due pareggi ed una vittoria dei granata, ma anche una sconfitta dei giallorossi in Tim Cup, ai rigori.

Ed ancora una volta la gara si è conclusa sull’1-1 con due calci di rigore, ed  i giallorossi che sono riusciti a raggiungere il pari soltanto all’87’ con il tiro del solito Ceravolo dagli 11 metri che non ha lasciato scampo a Gomis. In precedenza, a metà del primo tempo era stato Coda a mettere a segno il suo calcio da rigore, dopo una grossa ingenuità di Pezzi.

E’ bene dire subito due calci di rigori abbastanza netti, sui quali niente si può dire, anche se bisogna dire che il Benevento ha reclamato un altro rigore sul quale l’arbitro ha sorvolato.

Un fatto, però, deve essere chiaro, e cioè che il Benevento non sa più vincere, ed anche questa volta è apparso molto confusionario, nonostante un gol annullato, un palo colpito da Camporese, tantissime occasioni non sfruttate. Si dirà che Baroni è stato costretto a schierare qualche giocatore in non buone condizioni (come Ceravolo, Ciciretti e Cissè), ma ciò non deve essere una giustifica per la non bella prova disputata da Lucioni e compagni.

A tutti è apparso chiaro che un  bel po’ di giocatori avrebbero bisogno di tirare il fiato perché risultano 'spremuti' al massimo, ma purtroppo  l’allenatore non può concedere riposi per gli infortuni e la 'rosa' troppo corta. Ed ecco che si pagano gli errori commessi a gennaio, quando non si è riusciti a coprire ruoli in attacco. Così, Ceravolo e Cissè sono costretti a stringere i denti e scendere in campo, in attesa che si recuperi almeno Puscas.

Eppure la Salernitana ha giocato quasi tre quarti di partita in 10 uomini per l’espulsione di Odjer, ma ciò non ha favorito i giallorossi, che anzi devono ringraziare Cragno che in almeno due occasioni ha evitato di capitolare per la seconda volta.

Da parte suo il Benevento ha insistito in sterili attacchi, con cross inutili che mai hanno trovato pronti gli attaccanti. A ciò dobbiamo aggiungere qualche miracolo del portiere avversario ed i tiri che hanno sfiorato i pali della porta granata, apparsa un po’ troppo stregata.

Per quanto riguarda l’undici schierato da Baroni c’è stata la grande novità, con un centrocampo a tre (Del Pinto, Chisbah e Buzzegoli) e Falco partito dalla panchina. Poi, ad inizio di ripresa Baroni è tornato all’antico schierando Falco al posto di Del Pinto. Ma poco è cambiato, anche se con il modulo diverso indubbiamente la Salernitana ha sofferto di più. Poi a metà ripresa sono entrati anche Viola per Venuti e Lopez per Pezzi, ma onestamente poco è cambiato.

Così, dopo due sconfitte è venuto un pareggio, che ha consentito ai giallorossi di mantenere almeno la quarta posizione in classifica, in attesa del posticipo di lunedì Frosinone - Cittadella.

Ora per sabato prossimo è prevista una nuova gara interna, questa volta contro la Virtus Entella. C’è da vendicare la sconfitta subita nel girone di andata, ma ci vorrà un Benevento diverso da quello visto nelle ultime giornate. Si impone un ritorno alla conquista dei tre punti.

Dopo le gare di domenica ed in attesa del posticipo Frosinone - Cittadella di lunedì sera ecco la nuova classifica:

Frosinone, Spal e Verona 52, Benevento (-1) 47, Bari, Perugia e Novara 43, Entella e Cittadella 42, Spezia 41, Carpi 40, Avellino 36, Ascoli 34, Salernitana 33, Pisa (-1) e  Vercelli 32, Brescia, Cesena e Latina 31, Vicenza 30, Trapani 26, Ternana 23.

GINO PESCITELLI 

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