Per il Benevento solo un pareggio a Matera, al termine di una gara che praticamente non ha detto nulla, sonnolenta dal principio alla fine.

I giallorossi, a dire la verità, hanno cercato anche di vincerla, di continuare la corsa verso le prime posizioni della classifica, hanno anche avuto tre o quattro occasioni da rete puntualmente sbagliate, ma purtroppo anche in Lucania è venuta fuori la solita, cronica, carenza, da tempo conosciuta: manca una vera prima punta, un giocatore in grado di mettere la palla in rete. Contro il Matera prima Mazzeo e poi Marotta hanno sbagliato due facili occasioni, poi Pezzi non ha saputo bissare la rete della vittoria segnata contro il Monopoli.

Eppure questa volta Auteri, sostituito in panchina da Cassia per la nota squalifica di ben tre giornate, aveva a disposizione tutti gli attaccanti a disposizione. E’ partito con Mazzeo, Marotta e Cissè, per poi inserire anche Campagnacci e Di Molfetta, ma con tutto questo mai il portiere dei padroni di casa, Bifulco, ha corso grandi pericoli. Anzi, nei minuti finali, è stato proprio il Matera ad andare più vicino alla rete, ma ciò sarebbe stata una vera e propria beffa per il Benevento per come sono andate le cose.

Praticamente quella annunciata la formazione schierata nella “Città dei Sassi”, con il rientro di Mattera e l’inserimento di Pezzi al posto di Mazzarani, portato in panchina. Poi, la tradizionale difesa a tre con Lucioni, Padella e Mattera, centrocampo con De Falco e Del Pinto, con Melara e Pezzi sulle fasce, quindi Cissè, Marotta e Mazzeo per cer4care di “pungere” (per modo di dire!) gli avversari. Nel finale sono entrati anche Di Molfetta e Camoagnacci per cercare di dare un po’ più di solidità all’attacco, mentre Cruciani ha sostituito Dee Falco. Però niente è cambiato, anzi la situazione è forse peggiorata.

Uniche note positive dal centrocampo, dove De Falco e Del Pinto l’hanno fatta da padroni, mentre la difesa non ha mai sofferto.

Ora, nuovamente in campo sabato sera contro il Catanzaro. Ma Auteri assolutamente deve fare qualcosa per cercare di guarire la sterilità dell’attacco. Fino ad ora nessuno è andato a segno e ciò la dice lunga!

GINO PESCITELLI