Calcio serie A: il Benevento soccombe anche contro il Crotone. Urge un intervento di Vigorito In primo piano

Nella sfida dello 'Scida' sia il Crotone che il Benevento si giocavano praticamente tutto per cercare di superare un momento particolarmente negativo, ma alla fine a sorridere sono stati soltanto i calabresi, che sono riusciti a tirarsi fuori dai bassifondi della classifica, anche grazie a qualche risultato che li ha favoriti.

Per il Benevento, invece, nulla da fare: sesta sconfitta consecutiva, con 16 reti subite ed una sola messa a segno. Questa volta i giallorossi hanno avuto almeno l'occasione di portare a due le reti segnate, ma Viola ha malamente sbagliato un calcio di rigore concesso dall'arbitro Orsato, confermato anche dopo aver dato una sguardo al VAR.

Insomma, per l'undici di Baroni  il periodo nero continua, e questa volta finanche l'allenatore ha dovuto ammettere, per la prima volta, a fine gara che bisogna avere la forza ed il coraggio per cercare di uscire fuori da questo momento no.

Certamente sulla gara ha influito lo shock per il 'caso' Lucioni venuto fuori alla vigilia, ma non è che poi si sia visto qualcosa di diverso rispetto al passato. Si è visto il solito Benevento che assolutamente  non riesce a fare la partita, con tanti errori in difesa, un centrocampo molle che non crea, un attacco sterile che mai ha messo pressione alla difesa del Crotone, anche se Coda qualche occasione l'ha avuta ma poi non è riuscita a sfruttarla.

A causa dell'assenza di Lucioni mister Baroni ha utilizzato Gravillon in difesa, ma non è che l'esperimento sia riuscito. Poi, il giovane ed inesperto difensore si è anche infortunato e l'allenatore si è visto nuovamente costretto a far ricorso a Venuti che certamente difensore non è. Il centrocampo è stato affidato a Memushaj e Cataldi, con Lombardi e Lazaar sulle fasce, in appoggio a Coda e Puscas.

Almeno per buona parte del primo tempo i sanniti hanno cercato di tenere testa ai padroni di casa, almeno in un paio di occasioni sono andati anche vicini al vantaggio, poi è venuta la rete del Crotone per una grossa indecisione della difesa e praticamente la partita per il Benevento è finita lì e non c’è stata la forza per reagire. Nella ripresa anche il raddoppio dei padroni di casa, ancora grazie ad una squinternata difesa, e praticamente la partita è finita lì, con Viola che nel finale ha sbagliato anche un calcio di rigore.

A questo punto la situazione si è fatta veramente difficile, e si rischia di cancellare tutto quello che è stato fatto in passato.

Un intervento del presidente Vigorito è giudicato indispensabile ed urgente per cercare di salvare la permanenza in serie A. Non è più tempo di tergiversare, ed è chiaro che a questo punto nel mirino ci sono in tanti: l'allenatore Baroni, il direttore sportivo Di Somma duramente contestato dai tifosi, i medici sociali che, da quanto si è capito, sono i veri responsabili di quanto è successo con Lucioni. La società ha deciso di non ricorrere alle controanalisi (come suggerito dall'avv. Chiacchio che si interesserà del caso), anche perché è chiaro che Lucioni ha usato la pomata Trofodermin (che contiene il Clostebol, sostanza vietata) sotto indicazione dei medici sociali per curare una escoriazione.

La società ha già deciso di fare ricorso al mercato degli svincolati per cercare un nuovo difensore, anche perché Antei e Djimsiti saranno fuori ancora per un bel po' di tempo, ma forse ciò non sarà sufficiente perché al Benevento in questo momento occorre anche un attaccante, considerate le condizioni Iemmello ed il fatto che Armenteros deve abituarsi al campionato italiano. Ma è facile far ricorso al mercato degli svincolati? E poi chi deve agire visto e considerato che le scelte fatte da Di Somma fino ad ora si sono dimostrate quasi tutte sbagliate?

Insomma il momento è difficile, mentre domenica prossima al 'Vigorito' sarà di scena addirittura l'Inter.

Ed allora occorrono provvedimenti urgente ed indispensabili, anche se presi a malincuore. Ma per il bene del Benevento in questo momento le decisioni, abbastanza drastiche, non possono essere rimandate. Lo chiedono gli sportivi, che fino ad ora hanno dato tanto, ma soprattutto l'intera città. Per questo si attendono notizie, sperando che non passi tempo! C'è bisogno del bisturi perché le medicine non sono sufficienti per guarire un malato davvero grave.

GINO PESCITELLI

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