CAUTANO - Enogastronomia, musica, balli, mostre e artigianato per la kermesse estiva 'Tra i vicoli di Cautano' In primo piano

Grande fermento nel centro storico cautanese in vista dell'evento estivo in programmazione per i giorni 21, 22 e 23 agosto. Denominato Tra i vicoli di Cautano, l'evento si pone quale occasione per “vivere, visitare e gustare” il centro storico cautanese: tre verbi divenuti ormai un vero e proprio refrain sulla omonima pagina facebook.

Un evento che ha suscitato l’interesse di molti grazie anche al decisivo contributo della locale parrocchia, retta da don Aldo Mucci impegnato, con la Pro Loco Cepino-Prata e con l’intera popolazione, per la perfetta riuscita di una manifestazione insolita ed innovativa che, a detta dei più, promette davvero bene.

Percorsi gastronomici, musica, danze, mostre e botteghe di artigianato costituiranno la direttrice intorno alla quale si snoderanno una pluralità di eventi culturali, ricreativi e di intrattenimento.

I percorsi enogastronomici saranno dominati da prodotti e piatti tipici locali: cecatielli al ragù, pizzilli, paparuli ‘mbuttiti ed altre opere d’arte culinaria frutto delle sapienti mani delle maestre di cucina cautanesi.

Il percorso dell’artigianato, illuminato da seducenti torce di fuoco, si articolerà lungo i vicoli più suggestivi del centro storico fino a creare, con quello enogastronomico, un fitto intreccio di arte e cultura in armonia con il dedalo di vicoli che orna l’asse principale di Via Roma.

Molti i punti di esposizione (botteghe e mostre) predisposti nei palazzi storici come negli scantinati situati lungo il percorso rappresentato in una mappa esplicativa offerta ai visitatori all’ingresso.

Un’intensa e potente immissione in quella storia e in quella nella cultura cautanese che trapela evidente dai prodotti artigianali esposti per penetrare indelebile nelle affascinanti rappresentazioni fotografiche incentrate sull’antichità.

La lavorazione della pietra, ovviamente, la farà da padrona: quella pietra locale che, da sempre, eleva Cautano ad alfiere dello scalpello. Non solo pietra però, ma anche lavorazione del legno, dei tessuti e di altre materie prime impregnate di quell’essenza del popolo cautanese che accompagna il prodotto finito nel suo viaggio verso altre culture più o meno lontane.

Il percorso musicale completa, con quello enogastronomico e quello dell’artigianato, il contesto che gli organizzatori offrono al visitatore con il contributo decisivo dell’Officina delle Arti, Centro di Cultura Popolare di Antonio Acocella allocato nello splendido Palazzo Caporaso in Piazza Vittorio Veneto aperto, per l’occasione, al pubblico.

Ricco ed articolato il programma musicale che sarà possibile consultare sulla pagina facebook dell’evento (“Tra i vicoli di Cautano - Cautano da vivere, visitare e gustare”).

Canti, ritmi e danze della musica popolare orneranno, quindi, lo scenario con raffinate prestazioni artistiche che inizieranno venerdì 21 agosto con la musica popolare delle canzoni a mantice di Vetrone - Iscaro impreziosite dalla partecipazione del tamburellista Antonio Giaquinto e dell’arpa celtica di anna Cefalo.

L’atmosfera sarà valorizzata da uno spettacolo di giovani ballerine locali sotto la sapiente guida di Marilena Mastrocinque e la sua scuola di danza Pas Joli, da anni protagonista assoluta nell’intera Valle Vitulanese.

La serata di sabato 22 agosto, invece vedrà protagonisti i suoni di New Orleans con Mario Insegna, Francesco Citera, Biagio Fierro e la partecipazione straordinaria dell’uomorchestra Michele Roscica.

La manifestazione si chiuderà domenica 23 agosto con la passione napoletana di Medelin Alonso e Carmine De Domenico accompagnata dalla partecipazione straordinaria del Trio partenope.

Eventi a sorpresa dislocati lungo il percorso contribuiranno a rendere la manifestazione ancora più intensa e carica di energia per un evento che, si prevede, sarà ricordato a lungo nelle cronache locali.

Uno scenario di altri tempi insomma, che trova nel borgo cautanese la cornice ideale per un vero e proprio tuffo nel passato, nelle tradizioni locali meravigliosamente guarnite da un caleidoscopio di odori, sapori e suoni quasi a rievocare, in un’atmosfera di magia, le radici profonde di un popolo, quello cautanese, notoriamente diviso in opposte fazioni, ma che, in questa occasione, si propone come un corpo unico, come una perla: la perla dell’oriente del Taburno.

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