Città Spettacolo. Il 12 e 13 settembre 'Orestea' in prima nazionale al Teatro Romano In primo piano

Un folto cast di attori, accompagnati da coristi e danzatrici, portera' in scena al Teatro Romano l'Orestea di Eschilo, prima nazionale assoluta, punta di diamante di Benevento Citta' Spettacolo. La rappresentazione teatrale comincerà al tramonto, intorno alle sette, e si protrarrà fino alle undici. Dopo il primo atto, dedicato ad Agamennone, ci sarà una pausa gastronomica con un buffet offerto dalla produzione. Gli spettatori vivranno una serata di “teatro totale”, proprio come facevano i greci, che a volte riuscivano a vedere di seguito anche quattro opere.

La tragedia di Eschilo si divide in due parti: Agamennone e Coefore / Eumenidi. “Si tratta di uno dei massimi capolavori teatrali di tutti i tempi - ha spiegato il regista Luca De Fusco - l’unica trilogia greca pervenutaci nella sua interezza. L’Orestea viene spesso rappresentata con solo uno dei testi. Noi la rappresentiamo in tutte le sue parti, salvaguardando le caratteristiche del teatro greco che univa parola, canto, danza. Non si tratta di un musical, come qualcuno ha scritto. Sul palcoscenico ci sarà un gran movimento, per le tantissime persone impegnate. Vedremo una sorta di Barcellona del teatro di prosa”.

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Napoli e dal Teatro Stabile di Catania, si svolgerà sabato 12 e domenica 13 settembre. L’allestimento scenico è caratterizzato in particolare dalla sabbia nera di Stromboli, da antiche statue ricostruite, da icone e maschere dell’epoca, incastonate nello scenario naturale classico del Teatro Romano. Il fantasmagorico allestimento sarà impreziosito da immagini di teatro video e suggestioni fantascientifiche. I protagonisti dell’Orestea sono Agamennone che viene ucciso dalla moglie Clitemnestra e il figlio Oreste che per vendetta uccide la madre. Il giovane matricida sarà perseguitato dalle Erinni, ma alla fine sarà assolto dal tribunale dell’Areopago.

Dall’opera emerge il bisogno di giustizia e di pace, che metta fine alle vendette nel nome del sangue e al fanatismo religioso, che segna ancora alcune zone del nostro mondo. “Il messaggio della dea Atena, che invoca amore e fratellanza, è molto attuale - sottolinea De Fusco - se pensiamo ai conflitti tra palestinesi ed israeliani e alla furia distruttiva del terrorismo islamico. La nostra Orestea la dedichiamo a Kaled Assad, capo archeologo di Palmira, ucciso dall’Isis, a questo discepolo di Atena che ha tentato di far ragionare le Erinni, purtroppo senza riuscirci, pagando con la vita il suo amore per l’arte e la cultura”.

La parte di Agamennone è affidata a Mariano Rigillo, mentre quella di Clitemnestra a Elisabetta Pozzi. Altri attori protagonisti sono Angela Pagano, Gaia Aprea, Claudio Di Palma, Giacinto Palmarini, Anna Teresa Rossini, Palo Serra. Nella conferenza stampa di presentazione, tenutasi al Teatro Romano, erano presenti diversi interpreti, insieme al regista. Le scene sono di Maurizio Balò, i costumi di Zaira De Vincentiis, le coreografie di Noa Wertheim, le musiche di Ran Bagno. “Abbiamo portato questa grande opera qui - ha concluso De Fusco - per irrobustire il vostro festival, che vive un momento di difficoltà. Ricordiamo inoltre che Mariano Rigillo, 21 anni fa, fu direttore artistico di “Benevento Città Spettacolo”.

ANTONIO ESPOSITO

Altre immagini