'Commissioni ferme da settimane'. La denuncia dei Gruppi consiliari Pd e Del Vecchio Sindaco In primo piano

Tornano all'attacco dell'Amministrazione Mastella i Gruppi consiliari Pd e Del Vecchio Sindaco denunciando stavolta la mancata convocazione di tutte le Commissioni più importanti - ferme da settimane - ad eccezione di quella alla Mobilità “convocata con la velocità della luce”.

Di seguito la nota.

“Benevento è l’unico Comune d’Italia dove gli organi consiliari e di governo sono ancora in ferie. O almeno così sembra, visto che l’attività amministrativa è completamente ferma da settimane e ad oggi non accenna a riprendere. Anzi, riprende solo ad uso, consumo e necessità della maggioranza. A testimoniarlo, innanzitutto la mancata convocazione di tutte le Commissioni più importanti.

Tanto per fare un esempio, il fu Città Spettacolo è in pieno svolgimento e la Commissione Cultura non si è mai riunita sull’argomento. Non si è mai parlato di costi, potenziali ricavi, copertura finanziaria, cachet degli artisti, sicurezza, posti da destinare ai diversamente abili e quant’altro.

Ma latitano anche tante altre Commissioni, come quella alle Attività Produttive che pure di questi tempi, con la città che pullula di ambulanti che vendono cibarie e cianfrusaglie di ogni tipo, non ha mai messo sul tavolo un dibattito sulle autorizzazioni rilasciate, sul pagamento del suolo pubblico, sugli allacci di corrente da edifici pubblici e via discorrendo.

Per non parlare della Commissione Ambiente, che responsabilmente avrebbe dovuto esprimersi sui decibel delle discoteche in piazza, sulla carenza di bagni chimici e di contenitori aggiuntivi dove riversare i cumuli di immondizia, sulle condizioni igieniche in cui operano i numerosi di punti di ristoro.

E invece l’unica Commissione convocata con la velocità della luce, è stata quella alla Mobilità, tenutasi ieri ed oggi a mo’ di toccata e fuga, solo per adempimenti obbligatori in vista dell’imminente Consiglio sul progetto della pista ciclabile, da inserire nel Piano Comunale di viabilità e per il quale sarebbero da verificare anche le planimetrie.

In tutto questo, i presidenti delle Commissioni non forniscono alcuna giustificazione in merito alla mancata convocazione delle Commissioni: addirittura, molti di loro si dichiarano addirittura ancora in vacanza salvo poi gironzolare per il Corso facendo la spola tra bancarelle e cucine a cielo aperto. Cosa dobbiamo aspettare, che si concluda la cena in bianco per esigere che l’amministrazione torni al lavoro e riprenda le sue attività?

Evitassero di rispondere con la solita solfa che occorre ottimizzare i costi, perché se questa cantilena deve servire a coprire la loro superficialità e le loro inadempienze amministrative non lo consentiremo mai. La riprova è che girando per i corridoi del Comune dopo la lunga pausa estiva, si percepisce un disorientamento e una confusione totale rispetto ad alcune spinose questioni che l’amministrazione attiva ha risolto solo in maniera apparente o, in alcuni casi, completamente abbandonato (vedi mensa, Gesesa, Trotta Bus, Malies, Spina Verde, decoro urbano).

L’attività istruttoria per le deliberazioni che devono approdare in Consiglio è sacrosanta, come lo sono le delucidazioni, le documentazioni e gli atti a supporto chiesti dai vari componenti per valutare l’operato dei proponenti. Il popolo ci ha relegato ad organi di vigilanza e controllo, e dunque intendiamo esercitare questo ruolo fino in fondo e senza sconti. Ci piacerebbe quindi sapere se, e soprattutto quando, questi signori hanno intenzione di ricominciare a discutere di tutte le problematiche che affliggono la nostra comunità.

Membri della Giunta che, tanto per fare un calzantissimo esempio, annunciano rivoluzioni urbanistiche sui giornali mettendo in dubbio il lavoro di valenti professionisti, senza una visione d’insieme dell’articolata materia (che imporrebbe invece un capillare approfondimento della normativa), e senza un minimo di confronto né con i consiglieri di maggioranza che li sostengono (tantomeno con quelli di minoranza). Tutto questo avviene nel silenzio compiacente di chi li ha nominati”.

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