Con 'Effetto blu notte' l'Orchestra Filarmonica di Benevento chiude la Stagione 2017 In primo piano

Effetto blu notte: un omaggio al grande compositore statunitense George Gershwin e al suo genio intramontabile. Potremmo definirlo così il concerto di chiusura della Stagione 2017 dell’Orchestra Filarmonica di Benevento. Domenica 7 giugno, alle ore 20.30, presso l’Auditorium di Sant'Agostino di Benevento, l’OFB, Vincenzo De Lucia, pianoforte e Francesco Ivan Ciampa, direttore, proporranno «Rapsodia in blu» (Rhapsody in Blue) e il poema sinfonico «Un Americano a Parigi» (An American in Paris) di Gershwin.

«Rhapsody in Blue» è una pagina ineludibile per chiunque si avvicini alla conoscenza dell’evoluzione storica della musica americana. Composta nel 1924 ed eseguita per la prima volta il 12 febbraio dello stesso anno all’Aeolian Hall di New York, «Rhapsody in Blue» rappresentava il tentativo di creare una sintesi tra elementi della musica colta occidentale ed elementi jazzistici, con il fine ultimo di ottenere un autentico e originale prodotto musicale americano, la cui base culturale di partenza, all’epoca, Gershwin individuò potenzialmente proprio nella musica afroamericana, nel jazz. E della «Rapsodia» l’autore scrisse: «una sorta di multicroma fantasia, un caleidoscopio musicale dell’America, col nostro miscuglio di razze, il nostro incomparabile brio nazionale, i nostri blues, la nostra pazzia metropolitana». In questa musica c’è tutta l’America, con i suoi umori contrastanti, con i rumori delle sue città, con quell’energia e quel senso concreto del fare che la connotano da sempre.

Ispirata, invece, al soggiorno di Gershwin nella capitale francese, alla fine della prima guerra mondiale, è l’opera sinfonica «Un Americano a Parigi» (1928), da lui considerata «la musica più moderna che abbia mai scritto». In questa composizione virtuosistica c’è l’anima di Gershwin, in particolar modo nel famoso assolo di tromba che lui stesso definì «il tema della nostalgia di casa». L’abilità con cui ne ha fatto un ritratto musicale presenta Gershwin non come pianista, né come compositore, ma come uomo, che con la sua passione è in grado di avvolgere l’ascoltatore nelle sue splendide melodie, lasciandogli accarezzare con la fantasia le immagini della sua musica. 

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