Condotta antisindacale, Moschella sfida la Cisl Fp: 'Fuori le prove' In primo piano

'Tirato per la giacca, sono costretto a dare risposta all'ultima nota della CISL FP', e' quanto scrive il comandante della Polizia Municipale di Benevento, Giuseppe Moschella (foto) in merito alla polemica tra il sindacato ed il Comune capoluogo sulla recente pronuncia del Tribunale di Benevento che ha condannato Palazzo Mosti per condotta antisindacale .

'Innanzitutto - spiega il dirigente - la sentenza del giudice del lavoro del 15 luglio 2015 non è l’esito di un appello ma il rigetto dell’opposizione ad un decreto emesso nel 2013 dallo stesso ufficio del giudice del lavoro di Benevento.

Confermo che i testi utilizzati dal magistrato del lavoro sono due sindacalisti dipendenti della polizia municipale, gli stessi che hanno sollecitato il ricorso al magistrato, costituiti o no.

Elemento importantissimo, che sarà utilizzato sicuramente in sede di ricorso al grado superiore, è quanto si legge a base di tutto il rigetto dell’opposizione: “DALL’ESCUSSIONE DEI TESTI (i due sindacalisti n.d.r.) EMERGE CON CHIAREZZA CHE LA DURATA E LA DETERMINAZIONE DEI TURNI NON ERA QUELLA CONCORDATA IN SEDE SINDACALE E RECEPITA NEL PROVVEDIMENTO DEL 31.5.12 A FIRMA MOSCHELLA”.

Se questo fosse vero - precisa il comandante dei caschi bianchi -, si invita l’organizzazione sindacale CISL FP ha produrre pubblicamente il verbale della seduta di riunione con i sindacati dove è stato concordato l’orario “proposto” dallo scrivente nella data del 31 maggio 2012. Se proveranno questo, mi farò carico di pagare personalmente tutte le spese relative al giudizio innanzi al giudice del lavoro.

Si ribadisce, invece, che l’orario in argomento non ha avuto nessun effetto in quanto: a) pochissimi giorni dopo la UIL diffidava il Comune di Benevento dall’adottare l’orario di servizio proposto in data 31.5.12 in quanto non conforme a quanto concordato in sede sindacale; b) la CISL FP a firma congiunta con il DICCAPP, nel chiedere un urgente incontro in delegazione trattante di fatto bloccava ogni possibilità di applicazione della proposta del 31.5.12; c) in una riunione sindacale di delegazione trattate convocata specificamente, il sindaco, al fine di agevolare il percorso per giungere ad un orario di lavoro condiviso per la Polizia Municipale (fatto avvenuto solo dopo un anno e mezzo, nel dicembre 2013), invitava lo scrivente a non attivare la proposta di orario di lavoro fatta in data 31.5.12.

In ultimo - conclude Giuseppe Moschella - si evidenzia che l’orario proposto in data 31.5.12, era la previsione del turno 18/24 tutti i giorni per i soli viabilisti ovvero per sole 12 persone della P.M., il decreto del giudice del lavoro disponeva invece tale orario per tutto il personale della P.M., di fatto non realizzabile se non paralizzando l’attività della Polizia Municipale'.

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