Fallimento Amts, Ucci risponde a Del Vecchio: 'E' la sua amministrazione ad aver tagliato 1 mln di euro l'anno all'azienda' In primo piano

'Del Vecchio pensa davvero che la filosofia del 'mal comune mezzo gaudio', che sottende la sua elencazione dei casi di cattiva gestione delle societa' pubbliche in giro per l'Italia (dimenticando però di dire che ce ne sono anche di virtuose) rincuori i beneventani? O che basti a far dimenticare che lui la città la governa da 10 anni (non 10 settimane o 10 mesi ma da ben 10 lunghi anni…)?!?'

Così Gianfranco Ucci, ex vicesindaco della Giunta D'Alessandro, in risposta all'attuale vice sindaco Raffaele Del Vecchio sulla vicenda Amts.

'E ancora - prosegue -, è proprio in questi anni che, da un lato, la massa debitoria dell’AMTS è cresciuta smisuratamente e, dall’altro, sono state poste in essere sconsiderate scelte gestionali portando la società al fallimento?

Le carte, che Del Vecchio arrogantemente mi invita a leggere, raccontano inequivocabilmente che è la sua amministrazione ad aver avviato un contenzioso temerario la cui conclusione ha portato alle drammatiche conseguenze che conosciamo e che è durante la sua gestione che sono aumentati i costi per il personale (quale amministratore di buon senso con un contenzioso rilevante in corso continuerebbe a creare costi?!?), che è la sua amministrazione ad aver tagliato un milione di euro l’anno all’AMTS , infine, è durante questi ultimi anni che le entrate dell’azienda sono state sopravvalutate nei conti preventivi e questo probabilmente al fine di creare dei presupposti per la spesa e favorire così l’indebitamento.

Forse - rimarca Ucci - un po’ meno piattaforma logistica, data center, fontane e marciapiedi, murales, slogan, presepi e presupponenza e un po’ più di etica nella gestione della cosa pubblica avrebbero potuto evitare lo sfacelo in cui ci troviamo e che Del Vecchio artatamente ignora.

Alla sua amministrazione 10 anni fa noi lasciammo un Centro Storico riqualificato, l’isola pedonale, Piazza Santa Sofia e piazza Vari ripavimentate (la qual cosa ha consentito alla città di avere i requisiti tecnici, la famosa buffer zone per entrare nel patrimonio Unesco), la ristrutturazione di Palazzo Paolo V, il recupero dell’Arco del Sacramento, la realizzazione del parco Cellarulo, la ristrutturazione dell’ex Mercato e così via.

Oggi, cosa lascia invece la sua gestione? Un Corso desertificato e occupato da strutture di pessimo gusto, piazza Vari diventata un parcheggio abusivo e con la pavimentazione distrutta, la Galleria Maloeis che è una ferita aperta nel cuore della città, il Teatro Comunale chiuso, l’Hortus Conclusus che finisce all’attenzione dei media nazionali non per la sua valenza artistica ma per il suo degrado, rassegne di luce costate centinaia di migliaia di euro e di cui nessuno sente la mancanza, manutenzione ordinaria inesistente, il Trescene terra di nessuno e teatro di bagordi e episodi di violenza, i quartieri e le contrade abbandonati a se stessi, sporcizia ovunque, un piano traffico incoerente per non parlare, poi, di un’economia in ginocchio, un tessuto sociale disaggregato e un Comune sull’orlo del dissesto.

E ora - conclude Gianfranco Ucci - che farà Del Vecchio? Tirerà fuori l’elenco dei Comuni con i conti in rosso? O dirà che lui non c’era?'.'

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