Festival Filosofico. Il coraggio di Bauman tra Papa Francesco ed Umberto Eco In primo piano

'Vivere con coraggio non e' facile, perche' avere coraggio significa anche soffrire e sacrificare qualcosa di se'. Ma il lusso di vivere senza rischio non e' concesso in questo mondo'. Con queste parole il sociologo Zigmunt Bauman ha iniziato la sua Lectio Magistralis a Benevento, in un Teatro Massimo affollato da studenti liceali e da docenti di filosofia. L’incontro è stato introdotto da Filippo De Rossi, rettore dell’Università del Sannio, e da Carmela D’Aronzo, presidente dell’associazione culturale 'Stregati da Sophia', organizzatrice del Festival Filosofico, giunto alla seconda edizione.

La paura fa parte della vita dell’uomo, che spesso si rifugia nel conformismo per sconfiggerla. Ma seguendo le mode non si cambia il mondo. 'Una forte personalità - ha detto Bauman - vince più del fucile. Non bisogna vergognarsi di avere paura, ma occorre trovare la volontà per rialzarsi e ripartire. Unendosi agli altri e non isolandosi in un pianeta virtuale'. Questo il messaggio del novantenne filosofo polacco ai giovani, che oggi appaiono smarriti ed incerti, come la società contemporanea.

La risposta ai problemi non sta in internet, che pure offre tante possibilità di vivere meglio e di comunicare con tutti. Uno degli esempi più coraggiosi viene da Papa Francesco, che ha scelto la strada del dialogo e del confronto con tutte le religioni. 'Basti pensare - ha affermato il filosofo - all’intervista concessa all’ateo Eugenio Scalfari, fondatore di 'Repubblica', un giornale notoriamente anticlericale. La strada più facile è quella di parlare con chi la pensa come noi. Ci vuole coraggio, invece, a confrontarsi con chi la pensa diversamente da noi'.

Nel suo discorso pungente e provocatorio, Bauman ha criticato il mondo della moda, che impone stili e modelli, alimentando uno sfrenato consumismo, dannoso per la tasche dei cittadini e per il pianeta. Su questa tematica, lo studente Pasquale Abbatiello, del Liceo Classico 'Giannone' di Benevento, gli ha chiesto come si fa a capire quando le nostre scelte sono condizionate dalla moda o dalla nostra volontà. Il professor Sergio Tretola ha invitato il filosofo ad esprimere un giudizio su Umberto Eco, recentemente scomparso.

'La moda - ha risposto Bauman - è una formula magica, che si consente di soddisfare i nostri desideri di appartenenza, di identità e di innovazione. Ma i suoi costi altissimi portano danni al portafogli e al pianeta'. Il ricordo dell’autore de 'Il nome della rosa' è stato sintetico e commovente. 'Sono rimasto molto triste - ha concluso - alla notizia della sua morte. Sono ancora molto colpito. L’avevo incontrato pochi giorni prima. Umberto Eco è stato un fenomeno, non smetterà mai di stupirci, pochissimi esseri umani potranno uguagliarlo'.

ANTONIO ESPOSITO

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