Fugge da un tabacchi con ricariche e sigarette. Denunciata per truffa pregiudicata beneventana In primo piano

Nell'ambito dell'implementazione dei servizi di controllo del territorio, e dell'attività di contrasto alla criminalità diffusa - disposta dal questore della provincia di Benevento, Giuseppe Bellassai - nella giornata di ieri, personale della squadra volanti ha denunciato una pregiudicata beneventana, P.V., classe 1982, per il reato di truffa ai sensi dell'art. 640 c.p.

I fatti

Il primo ottobre scorso si è presentata presso una attività commerciale di rivendita di tabacchi del capoluogo sannita una donna che ha chiesto alla titolare diversi pacchetti di sigarette e ricariche telefoniche per un valore complessivo di circa cento euro. Alla consegna della merce la donna, adducendo la scusa di aver dimenticato il borsellino in auto, si è allontanata velocemente dalla tabaccheria.

La titolare, insospettita da tale comportamento, si è diretta immediatamente verso l'uscita del tabacchi notando la donna salire in macchina e darsi alla fuga.

La commerciante pur non arrivando a bloccare la malvivente è riuscita tempestivamente ad annotare il numero di targa dell'autovettura contattando subito dopo il 113, inoltre, si è recata anche presso gli uffici della Questura per sporgere denuncia in merito all'accaduto.

L’epilogo

Acquisite le informazioni necessarie, gli equipaggi della squadra volanti, dopo aver intensificato i controlli in tutti i quartieri della città, nella giornata di ieri hanno rintracciato l'autovettura identificando l'autrice della truffa.

Quest'ultima è stata condotta presso gli uffici della Questura per ulteriori accertamenti e per le formalità di rito.

Da un accurato controllo la donna è risultata essere gravata da numerosi precedenti di polizia specifici per truffa oltre ad essere in atto sottoposta alla misura dell'obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria.

Alla luce di quanto accertato la donna, ammettendo le proprie responsabilità, è stata deferita in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria competente per il reato di truffa.

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