Futuridea, prima giornata di confronti internazionali sulle best practices in tema di eco-smaltimento In primo piano

Ha preso il via questa mattina il workshop internazionale organizzato da Futuridea, con la collaborazione di Sviluppo Campania Spa, dedicato al tema Eco-smaltimento: rifiuti e riciclo globale. Confronto internazionale sulle best practices.

L’appuntamento è stato aperto dal saluto del presidente di Futuridea, Innovazione Utile e Sostenibile, Carmine Nardone che si è soffermato sull’importanza dell’evento, sottolineando il rapporto che deve esserci tra sostenibilità e smaltimento dei rifiuti.

Secondo l'ultimo rapporto dell'International Solid Waste Association, l’associazione mondiale che riunisce gli operatori del settore del trattamento e smaltimento rifiuti - ha detto Nardone - nel 2009 nel mondo venivano prodotti circa 4 miliardi di tonnellate di rifiuti ogni anno. La metà era rappresentata da rifiuti urbani (quelli prodotti dalle famiglie), mentre l'altra metà riguardava i rifiuti cosiddetti speciali, provenienti cioè da attività industriali e produttive. Di fronte a questo quadro l’ordine delle priorità, secondo criteri orientati alla sostenibilità, deve essere: riduzione, riciclo, raccolta differenziata e tecnologie innovative per il recupero energetico alternative al termovalorizzatore”.

Dopo il saluto di Edoardo Imperiale, direttore Divisione Impresa e Innovazione Sviluppo Campania, poi, si è passati agli interventi programmati a partire da quello di Mauro Marchetti, dirigente di ricerca dell’ICB (Istituto di Chimica Biomolecolare) del CNR che si è soffermato sul tema “Conversione sostenibile dei rifiuti in energia: “Arc Plasmaflow” una metodologia innovativa per convertire i rifiuti liquidi”.

Sul fondamentale tema della gestione delle acque si è, invece, soffermato Marco De Pretis, rappresentate di IDRICA - Laboratorio Pubblico - Privato di supporto alla gestione delle risorse idriche e ambientali, che ha illustrato una serie di sistemi innovativi per le gestione delle reti idriche e del processi depurativi ai fini del riutilizzo della risorsa idrica stessa.

Mario Malinconico dell’IPCB (Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali) del CNR ha mostrato come, attraverso tecnologie che il Cnr sta sperimentando, si possano portare a nuova vita materiali come le plastiche, i pneumatici o addirittura i jeans. “Questa tecnologia porterebbe alla perfetta economia circolare, quella in cui, per intenderci, tutti vincono” ha chiosato Malinconico.

In seguito Giacinto Cornacchia, responsabile del Laboratorio Termochimico dell’Enea Trisaia di Rotondella (Matera) ha illustrato alcuni processi termochimici utili alla valorizzazione delle sostanze secche di biomasse e rifiuti.

La sessione mattutina, dunque, si è chiusa soffermandosi sul tema del monitoraggio con immagini satellitari del territorio al fine di controllare le discariche e individuare le aree illegalmente occupate dai rifiuti. Su questo tema sono intervenuti il direttore generale di Mapsat, Roberto Tartaglia Polcini e Mariano Focareta del medesimo istituto. Nell’ambito di questo tema di rilevante importanza è stata anche la partecipazione di Raffaele Scognamiglio, presidente di Sma Campania, la società della Regione Campania a cui sono demandate, tra le altre, le attività finalizzate al risanamento ambientale e al monitoraggio del territorio.

La sessione pomeridiana del workshop si è aperta con la relazione del direttore del Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) per l'Ambiente, l'Agro-Alimentare ed i Nuovi Materiali (CERMANU) dell’Università di Napoli Federico II, Alessandro Piccolo che è intervenuto su “La composizioni molecolare determina la bioattività agraria dei rifiuti e biomasse riciclati: compost e biochar”.

In seguito si sono passate in rassegna una serie di esperienze provenienti da diverse parti d’Italia sul tema del workshop ovvero quello del riciclo e dello smaltimento intelligente: primo a intervenire è stato Girolamo Dino Roncolato, biologo e ricercatore di GierreLife, proveniente da Tiene (Vicenza) con una relazione su “Umido: da rifiuto a concime naturale”.

Poi, sul tema “Pacciamatura: la vernice spray biodegradabile” è intervenuta Barbara Immirzi dell’IPCB (Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali) del CNR.

Dunque, prima di passare alle conclusioni, Alessia Fazio dell’Associazione Scientifica “Biologi senza frontiere” proveniente da Cosenza, ha relazionato su un innovativo progetto relativo alla preparazione di imballaggi attivi a partire dagli scarti dell'industria agroalimentare.

Le conclusioni della prima giornata dell’evento sono state tenute da Fulvio Bonavitacola, vice presidente della Giunta Regionale della Campania che ha detto: “Ringrazio la possibilità che Futuridea mi concede di incominciare a parlare sotto un punto di vista diverso del tema dei rifiuti. Proprio su questa tema in Campania si sono commessi molti errori, creando danni tragici, soprattutto d’immagine. Abbiamo bisogno di una campagna di verità, senza fare i negazionisti, ma rivendicando la bellezza naturale della stragrande maggioranza del territorio campano”.

Abbiamo bisogno di una Campania moderna - ha aggiunto Bonavitacola - e l’evento che avete organizzato dimostra che c’è una Campania moderna che sappia quanto sia importante alzare l’asticella per parlare di ricerca e d’innovazione”.

Domani la seconda giornata del workshop con la Lectio Magistralis, prevista alle ore 10.00, del Professor Paul Connett, professore emerito della St. Lawrence University e fondatore strategia Zero Waste.

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