Gli studenti del 'Galilei' ricostruiscono il Tempio di Iside e fanno parlare Domiziano e Traiano In primo piano

'Salve, sono Domiziano, l'imperatore romano che regno' dall'81 al 96 dopo Cristo. Sono qui per spiegarvi i motivi per cui divenni un adoratore della dea Iside. Costruii un Iseo anche a Benevento, ma, sfortunatamente, di esso rimangono poche vestigia'. La statua del figlio di Vespasiano comincia improvvisamente a parlare e racconta la sua storia. Le sue parole confermano l’esistenza del Tempio di Iside a Benevento. Le sue tracce sono sparse per tutta la città. Bisogna solo cercarle.

A guidarci in questo affascinante itinerario storico-artistico sono gli alunni della classe I B del Liceo Scientifico 'Galilei', coordinati dai docenti Emilio Rossi e Maria Antonietta Sessa. Il progetto “Iside: la Madre delle dee”, che è risultato vincitore del concorso nazionale 'Le pietre e i cittadini', indetto da Italia Nostra, è stato presentato alla Camera di Commercio. 'Questa è la buona scuola - ha affermato la deputata Camilla Sgambato,  della commissione cultura ed istruzione - siete l’orgoglio di Benevento e della Regione Campania. Dobbiamo incoraggiare il micro-mecenatismo. Il governo ha proposto l’Art Bonus'.

La ricerca ha puntato sulla ricostruzione immaginaria del monumento egiziano analizzando tutti i reperti, sparpagliati nei vari palazzi e spazi cittadini. I ragazzi hanno visitato il Museo Arcos,  hanno fotografato e catalogato colonne e statue egizie, hanno girato per chiese e piazze raccogliendo le testimonianze più utili al progetto. Alla fine del percorso hanno prodotto una brochure multimediale, leggibile attraverso uno smartphone  ed un codice.

'La novità più interessante - ha spiegato il professor Rossi - sta nell’utilizzo intelligente delle nuove tecnologie. Nella ricostruzione abbiamo tenuto conto degli altri templi isiaci della Campania. I riti e i miti dell’antico Egitto sono mescolati alla cultura locale nel solco del multiculturalismo di Domiziano. Non sappiamo la collocazione esatta del Tempio di Iside a Benevento, ma è qualcosa che aleggia nell’aria. Per questo abbiamo unito in un mosaico i vari tasselli di tante strutture egizie reimpiegate in vari edifici'.

Le probabili tracce dell’Iseo di Domiziano a Benevento sono state così raggruppate in una dettagliata piantina topografica, che ricostruisce la presenza egizia in città, dal Bue Apis di Viale San Lorenzo all’Obelisco di Piazza Papiniano, da Santa Sofia al Convento di San Francesco, dal Palazzo Collenea a Piazza Piano di Corte.

'Gli  studenti - ha sottolineato la professoressa Sessa - sono stati coinvolti nella parte grafica e multimediale, hanno dimostrato curiosità e creatività, contribuendo a costruire un prodotto divulgativo gradevole ed accattivante. Il nostro sponsor è Umberto Rossi Allestimenti. Tutto il materiale sarà visibile sul sito della nostra scuola'.

La metodologia usata nel riportare a galla l’epoca egiziana è quella dell’Augmented  Reality e sarà seguita anche per il progetto relativo allo studio e alla valorizzazione dell’Arco Traiano. Si tratta di rendere più concreta una realtà storica attraverso la raccolta di tutti i dati necessari, ma anche lavorando di fantasia.

'I ragazzi - ha rilevato la preside Grazia Pedicini - hanno bisogno di essere accompagnati nel ripercorrere le strade della storia. Bisogna guardare al passato con gli occhi del futuro. Questo progetto favorisce il senso di appartenenza. Dobbiamo fare in modo che i giovani non siano costretti a lasciare il loro territorio e che possano costruire anche qui il loro avvenire'.

Alla presentazione del progetto hanno partecipato, tra gli altri, Antonio Campese, presidente della Camera di Commercio, Maria Rosaria Iacono, vice presidente di Italia Nostra e Marcello Rotili, docente di Archeologia Cristiana e Medievale. Tutti si sono complimentati con gli alunni ed in particolare con Sofia Vergona, Andrea Rando, Teresa Pallotta ed Ettore Marcellino, che hanno illustrato il lavoro svolto.

'Il  Tempio di Iside - ha evidenziato Rotili - è stato in gran parte distrutto perché rappresentava il mondo pagano. Il patrimonio culturale ha bisogno di maggiore attenzione. Con questa manifestazione si è creata una straordinaria sinergia tra associazioni, enti e scuola. Siete un esempio da seguire per il futuro'.

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