Il Comandante Alfa entusiasma i giovani all'Unifortunato In primo piano

Grande interesse ha suscitato l'iniziativa organizzata dall'Università Telematica Giustino Fortunato, che ha ospitato nell'Aula Magna dell'Ateneo, gremita di tanti giovani studenti, il Comandante Alfa, co-fondatore dei GIS (Gruppo di intervento Speciale dei Carabinieri) che ha presentato la sua pubblicazione “Io vivo nell'ombra”,  la vita, l'addestramento, le missioni ad alto rischio di un fondatore del GIS.

La giornata è stata impreziosita dalla presenza del procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Benevento Giovanni Conzo, dal comandante provinciale dei carabinieri colonnello Alessandro Puel e dal questore di Benevento Giuseppe Bellassai

I lavori sono stati introdotti dal docente Paolo Palumbo, delegato del rettore alla Terza Missione, che ha illustrato le caratteristiche dell'incontro con il Comandante Alfa che ha voluto innanzitutto lanciare un messaggio ai giovani, per far comprendere loro che “non esistono obiettivi irraggiungibili e che bisogna sacrificarsi perché la vita non regala niente”.

Camminare nell'ombra con la morte accanto per difendere gli altri e la legge. Questa è sempre stata la linea di condotta del Comandante Alfa, uno dei cinque «soci fondatori» del Gruppo di Intervento Speciale dei carabinieri, meglio noto come Gis.

Nato nel 1978, il Gis ha ben presto mostrato sul campo una straordinaria efficienza, con missioni di cui il Comandante Alfa è stato protagonista per oltre trent'anni, per poi diventare istruttore all'apice della carriera.

Durante l'incontro nell'Aula Magna dell'Unifortunato, il Comandante Alfa ha ripercorso le tappe di un'esistenza votata al coraggio e alla segretezza più totale (anche nei confronti dei propri cari), ricordando  i momenti salienti di tante esperienze vissute sul campo in Italia e all'estero.

Non solo gli esordi del Gis in funzione antiterroristica negli “Anni di Piombo” e le lunghe notti in Aspromonte durante la stagione dei sequestri, fino alla liberazione di Cesare Casella, ma anche le missioni nei vari teatri di guerra e l'addestramento della polizia irachena dopo la liberazione di Baghdad.

E poi, di nuovo in patria, la scorta a Nicolas Sarkozy durante il G8 dell'Aquila nel 2009, fino all'organizzazione del servizio di protezione del magistrato antimafia Nino Di Matteo, a Palermo nel 2013.

Il  Comandante Alfa, sollecitato dalle domande dei giovani studenti, ha svelato anche le durissime fasi di addestramento, le armi, le attrezzature, le tipologie di intervento e le tattiche di una delle forze speciali più preparate del mondo. 

La platea è stata presa per mano dagli affascinanti racconti del co-fondatore dei GIS, abile nel descrivere non solo le azioni, ma anche le emozioni che lo accompagnano giorno per giorno e che lo spingono a continuare questa carriera incredibile.

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