Il conflitto tra satira e verità in scena al Festival Filosofico del Sannio In primo piano

'Striscia la Notizia è basata sul dubbio, non sulla verità. Per questo ci sono due soli, due conduttori, due veline. L'unico che non ha dubbi è il Gabibbo, un pupazzo invasato, un populista che grida 'vergogna', tutto pancia, non parla ma rutta. La simbologia del programma sta nel doppio, nel serpente biforcuto, nell’onda, che è la metafora del dubbio'. Così dipinge il suo Tg satirico di Canale Cinque il regista Antonio Ricci, intervenendo al Teatro Massimo di Benevento sul rapporto tra la satira e la verità.

Una tematica delicata, un tassello importante del vasto mondo della comunicazione televisiva e giornalistica. Accanto a Ricci è intervenuto anche il direttore de 'Il Mattino', Alessandro Barbano. I due protagonisti, moderati dal sindaco Mastella e coordinati da Carmela D’Aronzo, promotrice del Festival Filosofico del Sannio con l’associazione 'Stregati da Sophia', hanno parlato, della libertà di stampa, dei condizionamenti del potere e dell’editore, del ruolo dell’informazione nella costruzione di una coscienza civile.

Si può dare una notizia quando coinvolge l’onore e la dignità delle persone? Si può ridere sul dolore della gente? Perché carpire e pubblicare i cosiddetti fuori onda? 'Io ho un sacro terrore della verità - ha ammesso Barbano - bisogna invece coltivare il dubbio. Spesso ci accontentiamo di frasi fatte come 'La Protezione civile italiana è la migliore del mondo', oppure 'Il nostro paese è il più corrotto di tutti' . Queste notizie possono essere anche vere, ma bisogna sempre accertare e verificare le fonti'.

Sulla stessa scia Antonio Ricci, che ha raccontato le sue peripezie giudiziarie. 'Il rapporto con l’editore è stato di estrema libertà - ha detto il direttore di Striscia - a patto che gli avvocati me li pagassi io. Ho ricevuto più di 350 denunce. Passo praticamente metà della giornata con gli avvocati, coi carabinieri e in giro per tribunali. Non sono mai stato condannato, ho avuto sempre ragione e finora non ho mai pagato un avvocato. L’unica condanna è arrivata da un magistrato di Benevento, che mi punì per un fuori onda. Però, non mi sono arreso, mi sono rivolto al Tribunale Europeo dei Diritti dell’Uomo e sono stato assolto'.

Il regista satirico, che ha origini sannite, perché il padre era di Circello, ha rivelato scherzosamente che Mastella cercò di corrompere lui e Beppe Grillo, quando stavano alla Rai, con i torroncini 'Borrillo' di San Marco Dei Cavoti. Poi ha ricordato di essere venuto a Napoli a ritirare un premio viaggiando insieme ad un giudice di nome Rossini. Allora, cogliendo la palla al balzo, Mastella, che da 'Striscia' ha ricevuto tre tapiri, gli ha rintuzzato: 'Se tu porti i magistrati in macchina, è difficile che ti condannino'. 'Mi sa che stai andando - ha risposto subito Ricci - verso il quarto tapiro'.

Il direttore de 'Il Mattino' ha confessato il suo travaglio nella pubblicazione dell’inchiesta sul prete pedofilo di Napoli, poi sospeso dal Cardinale Sepe, ma nello stesso tempo ha sottolineato il dovere di un giornalista di denunciare una vicenda che non poteva rimanere  più segreta. Se un giornale non pubblica una notizia fa un buco, mentre il tg satirico può anche scegliere di non fare un pezzo sul prete pedofilo. L’altra grande differenza consiste nella brevità e rapidità della comunicazione.

'Un giornale ha bisogno di riempire un tot pagine - ha sottolineato Ricci - mentre noi preferiamo la sintesi, perché più cose metti più fumosa diventa la notizia. Devo ringraziare il mio professore del ginnasio che ci faceva fare tanti riassunti. L’esigenza della brevità l’ho imparata anche facendo per un periodo il professore. Quando gli studenti non stanno attenti non è sempre colpa loro, ma a volte dipende dal professore che deve capire la loro 'curva d’attenzione' per tenerla desta per il tempo giusto'.

La satira non è solo divertimento, ironia, ma anche un potente strumento di denuncia e di solidarietà. Come dimostra la scoperta di tante truffe e degli scandali delle opere incompiute. Quindi può passare con molta efficacia dalla dimensione distruttiva a quella costruttiva. A questo proposito Mastella ha ricordato l’impegno di 'Striscia' dopo l’alluvione dell’ottobre 2015. 'Voglio ringraziare pubblicamente Ricci - ha affermato il sindaco - per il suo impegno, perché per qualche settimana pubblicò in sovrimpressione il numero dove mandare i soldi necessari per la nostra gente in difficoltà'.

'Devo dire che non accetto i ringraziamenti - ha concluso Ricci - perché per me è normale farlo. Quando c’è un’economia ed un paese in ginocchio, noi che abbiamo la possibilità di poter comunicare dobbiamo dare una mano. Da anni collaboriamo col Fai (Fondo Ambiente Italia), che era un po’ snob, e che ora abbiamo avvicinato ai ragazzi col rock. Abbiamo cominciato con l’alluvione di Asti, continuato col terremoto di Assisi, raccogliendo un sacco di soldi, che poi abbiamo consegnato ai bambini'.

ANTONIO ESPOSITO

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