Il CUT dell'Unisannio presenta lo spettacolo teatrale La Giostra Furiosa basato sull'opera più celebre dell'Ariosto In primo piano

Il Centro Universitario Teatrale dell’Università del Sannio presenta La Giostra Furiosa, lo spettacolo teatrale che andrà in scena domani sera, 17 giugno, alle ore 20.00, presso l'Auditorium Sant'Agostino a Benevento.

Per la regia di Pasquale Napolitano, che ha curato anche il progetto insieme a Luana Martucci, La Giostra Furiosa porterà sul palco gli studenti universitari Mauro Altieri, Carlotta Boccaccino, Daniela Colatruglio, Floriana Fusco, Vito Galante, Maria Laura Orlando, Erminio Panella, Bruno Petretti, Dalila Savoia.

“Il viaggio nel comico e nel meraviglioso, che lo spettacolo si propone, - cita la nota stampa diffusa dall'Ateneo sannita - si baserà principalmente su alcuni episodi dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto.
Il testo dell’Ariosto, le sue ottave, il suo senso dell’ironia prenderanno forma nelle azioni degli attori. La partitura dello spettacolo si basa sulla tradizione della commedia dell’arte e della scherma storica.

Lo spettatore si ritroverà ad assistere alla fuga di Angelica dal campo di Carlo Magno, per poi approdare sull’isola di Alcina dove vivono piante e rocce parlanti, seguirà i vari paladini nel Palazzo Incantato di Atlante che solo il corno di Astolfo dissolverà, riderà di Orlando e della sua Pazzia, del suo senno perduto, che Astolfo ritroverà sulla Luna.

La scenografia si avvarrà di pochi elementi scenici come teli dipinti, bastoni, pedane praticabili”.
“Ogni progetto teatrale, ogni spettacolo, ogni messinscena o mise-en-espace che dir si voglia - spiegano gli attori del CUT - è un racconto che si sviluppa nel tempo e nello spazio. Ci sono un tempo e uno spazio oggettivo in cui si svolge il racconto scenico: il tempo cronologico che passa lo spettatore ad osservare quello che gli attori compiono in un luogo deputato. Ogni racconto scenico è una scommessa contro quest’oggettività.

Allora - continuano gli studenti - ci piace immaginare la possibilità di raccontare la scena nascosta della nostra cultura, ispirati dalla letteratura, dalle arti figurative, dalla musica che ha maravigliato gli abitanti della penisola anche in altri tempi; raccontare il riso e il sorriso che siamo stati in grado di muovere fuori dai confini nazionali. Ci piace immaginare che lo spettatore accetti di fare questo gran tour. Perché ogni racconto scenico è sempre un viaggio”.
L’organizzazione generale è di Bruno Petretti.

















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