Il Liceo Scientifico 'Galilei' si aggiudica il I premio al concorso 'Le pietre e i cittadini' con un progetto sulla dea Iside In primo piano

Il progetto Iside, la Madre delle Dee, presentato dal Liceo Scientifico Galilei di Benevento e coordinato dai docenti Emilio Rossi e Maria Antonietta Sessa, ha ottenuto il primo premio al concorso - indetto da Italia Nostra - “Le pietre e i cittadini”, per la sezione “Il paesaggio raccontato dai ragazzi”.

La premiazione è avvenuta giovedì 28 maggio 2015 nella sala del Pavone del Bioparco di Roma. Hanno partecipato al progetto le classi 1 B, 2 B E 2 A del Liceo Scientifico “Galilei” di Benevento.

La Giuria era composta da: Alessandra Mottola Molfino, consigliere nazionale Italia Nostra, responsabile Settore Educazione al Patrimonio; Maria Rosaria Iacono, Italia Nostra, direttore biblioteca “U. Zanotti Bianco”; Marina Di Berardo, ministero dei Beni e le Attività Culturali e del Turismo, Centro per i Servizi Educativi Direzione Generale Educazione e Ricerca.

Questa la motivazione:

Sulla base di un solido impianto progettuale e metodologico, gli alunni con la guida dei loro docenti, percorrendo tutte le fasi della ricerca-azione, sono passati dall’approfondimento conoscitivo del patrimonio culturale della loro città, alla consapevolezza dei valori culturali che esso esprime, dipendenti dai fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni.

In questo senso, è parsa particolarmente formativa e suscettibile di utili confronti con la società di oggi multietnica e multiculturale, la scelta didattica di approfondire il percorso di studio sulla presenza a Benevento di un culto religioso diverso da quello ufficiale, espressione di un periodo storico molto complesso come l’Impero di Domiziano, in cui, pur se tra grandi contraddizioni, convivevano culture e religioni diverse.

Gli elaborati prodotti, come la ricostruzione in 3D del tempio di Iside, la progettazione e la redazione di una brochure con immagini e testi, anche in inglese, pubblicati nel sito web della scuola, denotano le capacità creative dei giovani e le notevoli competenze in campo informatico finalizzate non solo alla conoscenza del patrimonio culturale beneventano ma anche all’estensione della sua “fruibilità”.

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