Il ministro Delrio conferma tutte le opere previste per il Sannio. 'Stiamo pedalando' In primo piano

'Dobbiamo infondere coraggio nei giovani. Stiamo provando a pedalare. Abbiamo bisogno di fiducia. La scommessa si vince coi territori. Dobbiamo dare speranza a tutti quei giovani che pensano che è meglio andare a fare il cameriere a Londra o a New York, anziché aprire un impresa qui'. Ha portato un messaggio di ottimismo, Graziano Delrio, ministro ai trasporti e alle infrastrutture, venuto a Benevento per un incontro politico, organizzato dal Partito Democratico.

L’ex braccio destro di Matteo Renzi ha ribadito e rilanciato tutti gli impegni presi dal governo verso il Sud e il Sannio. L’elenco delle opere è stato snocciolato dal sottosegretario Umberto Del Basso De Caro.

'La linea dell’Alta Capacità Napoli-Bari - ha precisato il parlamentare beneventano - è legge dello stato, è stata finanziata con 4 miliardi di euro e 400 milioni sui 6 miliardi e mezzo complessivi previsti, le prime due tratte sono pronte a partire, mentre la terza e la quarta sono a buon punto. Per il raddoppio della Telese-Caianello è arrivato il via libera il 29 aprile scorso, mentre per la Fortorina sono pronti altri 100 milioni di euro. L’autostrada Benevento-Caserta è entrata nel Contratto di Programma con i primi 150 milioni di euro. Sulla logistica dobbiamo evitare guerre tra i poveri con Avellino. Questo è il senso dell’Area Vasta. Basterebbe diversificare i settori commerciali e industriali'.

Sulla linea ferroviaria Napoli-Bari viaggeranno anche treni regionali. Con questa scelta si mira ad invertire la tendenza alla desertificazione delle aree interne. Per il Sannio il governo in carica ha investito 3 miliardi e mezzo di euro. Il sottosegretario ha rintuzzato le polemiche sollevate da qualcuno che ha ritenuto poco “istituzionale” promuovere l’iniziativa col ministro sotto il simbolo di un partito. 'Questo atteggiamento - ha detto De Caro - è tipico di chi non ha niente da dire'.

Prima di Delrio sono intervenuti il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, il neo consigliere regionale Mino Mortaruolo, il deputato irpino Luigi Famiglietti. 'Le province di Avellino e Benevento sono state totalmente cancellate - ha sottolineato Rosetta D’Amelio, presidente del consiglio regionale - ora non abbiamo più alibi, ora c’è la filiera istituzionale tra regione e governo nazionale. Le infrastrutture sono centrali nello sviluppo del territorio'.

Il discorso del ministro è partito dalla necessità di rifondare la politica, che ha perso credibilità. Con una strigliata ai politici che fanno mirabolanti annunci, senza approdare mai a nulla. 'Se prometti per anni la stessa opera - ha rilevato Delrio - senza mai realizzarla, la gente ha diritto di essere stanca. Non dobbiamo promettere, come dice Obama, quello che non riusciamo a mantenere. Dobbiamo mantenere quello che abbiamo promesso. Non basta programmare. A volte basta un ricorso o il fallimento di una ditta per bloccare un’opera. L’Italia è un paese da sbloccare, un’enorme nave che non riesce a cambiare rotta, che va dritta contro un iceberg come il Titanic. Per questo abbiamo messo in campo tante riforme. Governare vuol dire cambiare. Il mezzogiorno è un problema della classe dirigente del paese. Dobbiamo discutere del sud tutti i giorni'.

Lo scopo della politica è quello di garantire la libertà e l’uguaglianza, di soddisfare i sogni e le aspirazioni dei giovani. Ma i cattivi esempi del passato hanno provocato distacco e sfiducia. Per tanta gente ormai i politici sono tutti uguali. 'Gli interessi forti e la criminalità organizzata - ha evidenziato il ministro - hanno bisogno di una politica debole. Gli incarichi pubblici servono per la comunità, non per rafforzare posizioni personali di potere. Io sono amico del mio popolo, che è il mio destino e il mio giudice. L’Italia è forte se è unita e se il sud riprende lo sviluppo. Abbiamo bisogno di tante imprese per creare lavoro. Le montagne si scalano passo dopo passo'.

Le stoccate del ministro hanno preso di mira le lentezze della burocrazia e l’inefficienza della pubblica amministrazione. Ha ricordato di avere scoperto che in una regione non è stato speso un milione di euro per le fognature, che il governo ha stanziato 500 milioni per la manutenzione delle infrastrutture, mentre prima erano soltanto nove. 'L’Autostrada del Sole - ha spiegato Delrio - fu realizzata in 8 anni. Oggi un sindaco, nello stesso tempo, non riesce a fare una piazza. Ho mandato dieci giovani ingegneri a verificare le opere bloccate nelle varie regioni. Abbiamo trovato le pratiche per la costruzione di una scuola ferme da 12 mesi, mentre i ragazzi facevano lezione in un container. Non c’è bisogno di una legge, ma della responsabilità di ognuno'.

Nel Mezzogiorno ci sono luci ed ombre. Accanto ai problemi grandissime risorse e potenzialità. La Campania ha più industrie di tutta la Grecia. Bisogna potenziare porti, aeroporti, autostrade e i sistemi logistici. 'Nella vostra regione sono nate più imprese - ha concluso il ministro - qui ci sono quattro province tra le più dinamiche. Il Sud è il posto più bello del mondo. L’Europa guarda all’Italia, che sta conquistando autorevolezza. Chiediamo all’Europa di guardare al Mediterraneo, il mare della pace e delle grandi civiltà. Altrimenti perde la sua anima'.

ANTONIO ESPOSITO

 

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