Jazz, il trombettista sannita Luca Aquino in Giordania. Registrato il nuovo album nel sito archeologico di Petra In primo piano

Luca Aquino ritorna al suo viaggio, quello della scoperta e delle esplorazioni sonore, con un messaggio forte e attuale, libero da barriere e confini.

'Registrare un album in Giordania - afferma il musicista sannita -, tra i riverberi e i colori del sito archeologico di Petra, dichiarato patrimonio dell'Unesco e considerato uno delle cosiddette sette meraviglie del mondo moderno, è un'occasione rara e resa ancor più magica dall'eterogeneità di un ampio e ambizioso progetto, condiviso con musicisti e operatori di diverse nazionalità'.

Il trombettista beneventano Luca Aquino, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto 'Petra', tenutasi martedì in Giordania, nel museo di arte contemporanea di Amman, esprime così il suo entusiasmo per la nuova registrazione discografica, appena realizzata tra le rocce del sito archeologico di Petra, in collaborazione con la Jordanian National Orchestra, il Petra Development and Tourism Authority, Talal-Abu Ghazaleh Organization.

L'iniziativa è promossa dalla campagna dell'Unesco #Unit4heritage, iniziativa di sensibilizzazione internazionale per la salvaguardia del patrimonio culturale dai crimini di tipo terroristico, lanciata lo scorso aprile in Iraq e Siria. 

Le musiche di Luca Aquino, arrangiate per l'occasione dal flautista Sergio Casale, sono state registrate dal fisarmonicista Carmine Ioanna, insieme all'oboeista rumeno Laurentiu Baciu, al contrabbassista siriano Basem Aljaber, al violista armeno Vartan Petrosyan, a Brad Broomfield, percussionista di New Orleans, e alla violinista tedesca Anna Matuszczak.

Dopo i successi di OverDOORS, una nuova registrazione, la cui data di pubblicazione è ancora da stabilire, e un video racconto, girato ad Amman e a Petra dal videomaker Gianpaolo De Siena.

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