La città futura di Raffaele Del Vecchio In primo piano

'Bisogna fare molto di piu' di quello che abbiamo fatto. Non si rinnega nulla. Ma occorre ridisegnare la citta' futura, chiamando la migliore classe dirigente'. Con queste parole impegnative, non prive di un pizzico di autocritica, Raffaele Del Vecchio ha aperto la campagna elettorale. Lo ha fatto dal Piccolo Teatro Libertà, gremito di supporters. La struttura pubblica, realizzata in un quartiere popolare, proprio nel complesso del Lazzaretto, è un piccolo segno di rivitalizzazione e di collegamento tra il centro e la periferia della città.

Nel discorso del candidato del centrosinistra è rimbalzato spesso il verbo 'rigenerare'. Il suo programma immagina una Benevento di 100 mila abitanti, centrale come sede servizi e aperta al dialogo  con i comuni vicini per una programmazione urbanistica intelligente e sostenibile. Quello che Del Vecchio ha  tratteggiato con stile renziano, attraverso le slide, è solo un canovaccio, che dovrà essere arricchito  dalle proposte che saranno raccolte in sette settimane.

'Vogliamo una città amica e sicura - ha annunciato il vicesindaco - agile e inclusiva, del bello e del gusto, perché la cultura è economia. Prima del 2006 a Benevento non si vedeva un turista. Oggi ne arrivano migliaia. Abbiamo il problema dell’accoglienza. Le strutture culturali che lasciamo sono molte di più di quelle che abbiamo trovato'. La città non vive su un’isola  e la crisi ha inferto colpi durissimi sul commercio. In alcune contrade mancano ancora servizi essenziali. Ma i tagli subiti dai comuni sono stati pesanti. La batosta arrivata con l’alluvione ha fatto il resto.

'Dobbiamo fare pace con i fiumi, difendendoli e valorizzandoli, creare opportunità di lavoro - ha proposto Del Vecchio - sfruttando Il Psr, il Piano di Sviluppo Rurale, organizzare un pacchetto turistico con Caserta, Pietrelcina e gli altri luoghi rinomati della Campania. L’Unesco non ce l’ha regalato nessuno. La regione Campania guidata da Caldoro è stata assente. Con Vincenzo De Luca abbiamo avuto 500millioni di euro per il Teatro Comunale'.

Dopo una lunga esperienza amministrativa, come numero due di Fausto Pepe, il quarantacinquenne Del Vecchio sogna di spiccare il volo per guidare in prima persona la città. Cambiando verso e passo. 'Collaborando con la regione ed il governo nazionale - ha concluso l’assessore alla cultura - possiamo costruire davvero la città dei nostri figli, solidale, a misura di bambini, per aprire una nuova primavera'.

ANTONIO ESPOSITO

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