La morte di Bauman. Un anno fa a Benevento In primo piano

E' morto ieri 9 gennaio il filosofo e sociologo polacco Zygmunt Bauman, nato nel 1925 da genitori ebrei. La frase che meglio lo identifica, nella conoscenza media della gente, è 'Una società di consumatori è una società liquida perché tutte le identità possono essere come non essere, tutte le appartenenze ingenerano fedeltà o tradimenti arbitrari'.

Eppure Bauman aveva iniziato con ben altro. Vicino prima, negli anni della guerra e del dopo-guerra, al marxismo-leninismo e in seguito alle idee di Gramsci e Simmel, emigrato verso la fine degli anni ’60 per il risveglio dell’antisemitismo che aveva spinto molti ebrei a emigrare all’estero, si era dato all’attività di divulgatore scientifico, teorizzando soprattutto una società che da protagonista della storia diventava una società di consumo, diventando uno dei maggiori teorici del post-modernismo.

Tra i tanti viaggi e convegni abbiamo avuto la fortuna di ascoltarlo in due incontri tenutisi a Benevento l’11 marzo 2015 e il 24 febbraio 2016, nell’ambito del primo e secondo festival filosofico del Sannio. La seconda volta tenne una Lectio magistralis su 'Il significato del coraggio in tempi bui'.  

Certo Bauman è conosciuto e di sicuro sarà ricordato per il pensiero della società liquida, ma c’è un aspetto non secondario che mi piace ricordare delle sue idee. È il riferimento all’amore liquido, la scoperta e nello stesso tempo la paura che un legame tra due persone possa essere eterno (Cose che abbiamo in comune, il suo libro pubblicato da Laterza). E la fluidità di un rapporto tra due esseri è proprio il contrario di quella che vive la società: in amore non tutto è preconfezionato e pronto per l'uso. Saranno le nostre attenzioni, una responsabilità continua, la voglia di ri-generarsi e di ri-crearsi a tenere in piedi un rapporto giorno per giorno. E, riferendosi al suo rapporto duraturo con la moglie Janina, in un’intervista paragonò l’attenzione continua e l’amore al vino, e come questo 'il sapore del nostro amore è migliorato negli anni'.

Certo non è pensabile che un rapporto tra due persone possa essere talmente privilegiato da escludere ogni compromissione con la fluidità della società. Importante è che l’inclusione non diventi solo consumo, una 'vita liquida' assolutamente frenetica e costretta ad adeguarsi alle propensioni dei gruppi e delle masse; e fondamentale sarà non sentirsi relegato al solo ruolo di consumatore solo per non essere e non sentirsi escluso.

UBALDO ARGENIO

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