Lo 'schifo' del Centro Storico, la Mazzoni propone un patto In primo piano

Domenica 6 novembre, ore 9.33, il vicesindaco di Benevento Erminia Mazzoni pubblica sulla sua pagina facebook un video realizzato con lo smartphone di 4 minuti e rotti in cui mostra piazze, vicoli e viuzze del centro storico cittadino dopo i bagordi del sabato sera.

Un passeggiare muto tra piazza Vari e piazza Piano di Corte, rotto solo dal rumore dei tacchi sul selciato di pietre laviche, in cui si vedono bicchieri di plastica, cannucce, pacchetti vuoti e stropicciati di chewing gum e sigarette, ovviamente cicche a go go e cumuli di bottiglie e lattine di birra disseminati qua e là che testimoniano i punti in cui si è bivaccato in gruppi.

Quindi Ermina Mazzoni chiede: “È questa la città che volete, ragazzi?! Facciamo un patto per Benevento?????”, da qui la proposta: “Voi non vandalizzate la città trascorrendo le vostre serate e noi dotiamo gli spazi di più contenitori, intensifichiamo i controlli e ripuliamo al mattino presto” e a suggellare il tutto l’hashtag: #IoAmoBenevento.

Il tema della movida in centro storico e la mancanza di senso civico e rispetto delle regole da parte degli avventori del fine settimana tornano, dunque, al centro del dibattito cittadino.

Video e post del vicesindaco, infatti, hanno scatenato gli internauti, c’è chi accusa sia i giovani che i loro genitori: “È uno schifo. Mi permetto di essere dura dicendo: “generazione di m....” con altrettanti genitori direi “poco attenti” per non dire altro, perché mi sembra evidente che di educazione ne hanno saputa insegnare ben poca...”.

Ma c’è anche chi chiama in causa i dipendenti dell’Asia “Si nascondono” e chi i vigili urbani “Levate le sedie dal culo dei vigili urbani”.

Altra accusa al vetriolo: “Mancano i controlli sull'orario di chiusura dei locali, sul fatto che vendono da bere in bottiglie di vetro, sul fatto che la musica dal vivo va ben oltre l'orario consentito. Non ci sono contenitori per i rifiuti in numero adeguato, nonostante gli sforzi dei proprietari dei locali. Non sempre viene ritirata la spazzatura della notte e le nostre auto sono circondate da sacchetti neri e scatole piene di bottiglie di vetro. Continuano ad accedere auto non autorizzate e, ovviamente, le due piazze a valle e a monte di casa mia sembrano piazza Mercato a Napoli. Una casbah autorizzata. Sull'educazione e sulla sensibilità di chi accede al nostro centro storico possiamo fare ben poco, se non in tempi titanici che implicano una modifica sostanziale dei modi di sentire e di vivere... sicuramente ci sono molte aree in cui l' intervento delle istituzioni e della politica può essere sostanziale. Si tratta di volerlo. Non si tratta di organizzare una bella festa ogni tanto, ma agire tutti i giorni. Se così fosse, saremmo con voi”.

Frattanto, mentre la Mazzoni propone un patto ai ragazzi chiedendo più civiltà e rispetto per la città, in cambio di maggiori controlli, contenitori e una migliore pulizia dell’area, a Palazzo Mosti è al vaglio della Commissione Attività Produttive - presieduta da Mimmo Franzese - un nuovo regolamento che metta d’accordo i comitati di quartiere del centro storico e i gestori dei locali, ovvero, come mitigare il disturbo per i residenti senza impedire le occasioni di guadagno per gli esercenti e il divertimento dei giovani…

Riusciranno i “nostri” nell’ardua impresa? Staremo a vedere!

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it

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