Malies, Mastella e Pasquariello: ''Rivitalizzeremo quell'area degradata e ne incentiveremo la ripresa economica'' In primo piano

Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e l'assessore ai Lavori Pubblici, Mario Pasquariello, intervengono in maniera congiunta sulla vicenda del Malies.

Di seguito la nota: 

“In merito alla nota diffusa dal Meetup “Partecipazione a 5 Stelle” in relazione all’inserimento nel Programma triennale delle OO.PP. 2018-2020 dei lavori di riqualificazione della “ex Galleria Commerciale Malies”, ci corre l’obbligo di precisare e chiarire che:

a) l’area del “Mercato dei Commestibili” appartiene al demanio e/o al patrimonio indisponibile del Comune di Benevento;

b) di tale area l’Amministrazione è rientrata nel pieno possesso a seguito di ordinanza di rilascio adottata dal Dirigente dei LL.PP. n. 157 del 13.4.2017, notificata a Malies, che ha poi restituito il bene, senza gravame giudiziario;

c) i beni demaniali e/o del patrimonio indisponibile di un Comune non possono essere oggetto di garanzia di natura ipotecaria.

E’ noto che le vicende che hanno interessato la concessione dell’area del “Mercato dei Commestibili” a Malies, e quelle che hanno condotto alla risoluzione della convenzione, sono atti imputabili a precedenti Amministrazioni.

A prescindere dalle responsabilità di ogni e diversa rilevanza giudiziaria, è compito e dovere della Amministrazione provvedere alla gestione e tutela del proprio patrimonio immobiliare.

Ed è soprattutto compito dell’Amministrazione restituire ai cittadini un’area, anche di rilevanza archeologica e storica, sita in centro urbano, e vandalizzata negli anni nella incuria di chi era preposto a tale tutela.

Ed ancora, è compito della Amministrazione gestire il patrimonio con criteri che favoriscano la rivitalizzazione di aree degradate ed incentivino la ripresa economica, con particolare sguardo al settore commerciale, che, come conosciuto, i dati rilevano in crisi.

Tale azione sarà, perciò, convintamente perseguita da questa Amministrazione senza se e senza ma”.