Palazzo Mosti, approvata la delibera sulle piste ciclabili. L'opposizione rinuncia al gettone di presenza In primo piano

Il Consiglio comunale ha approvato stamani con 19 voti favorevoli e 9 contrari la delibera relativa alle piste ciclabili e ai raccordi di piste ciclabili nella Città di Benevento.

La proposta di delibera è stata integrata con il seguente emendamento presentato dall’assessore alla Mobilità, Felicita Delcogliano: “Si propone, al fine di conseguire gli obiettivi prefissati dall’Amministrazione comunale, ovvero quelli di incentivare la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile, la realizzazione di piste ciclabili all’interno della Città di Benevento con la realizzazione di nuovi tratti che si raccordano con quelli esistenti con corsie dedicate ed attraversamenti protetti e la definizione di tratti già considerati di fatto come piste ciclabili e di partecipare a bandi e procedure concertative di sicurezza stradale e mobilità sostenibile quale atto preliminare”. La delibera ha anche incaricato il dirigente del Settore Gestione Traffico e Mobilità e il RUP di predisporre le attività consequenziali per l’attuazione del deliberato.

Nel corso della seduta odierna il presidente Luigi De Minico ha anche comunicato l’adesione del consigliere Angelo Feleppa al gruppo consiliare “Noi Sanniti per Mastella”.

LE REAZIONI DELL’OPPOSIZIONE

“Continua la sequela di atti deliberativi incompetenti, nonché ininfluenti, nonché “fantasma” prodotti dall’amministrazione Mastella - tuona il consigliere di opposizione Fausto Pepe -. Nel consiglio comunale odierno infatti, abbiamo assistito all’ennesima “ambiziosa” delibera, proposta dall’amministrazione Mastella, che conteneva contemporaneamente la modifica al Piano del Traffico Urbano della Città di Benevento, la approvazione di un progetto di opera pubblica per la realizzazione di piste ciclabili, l’assunzione di un impegno di spesa atto alla realizzazione parziale dell’opera.

Dopo una lunga ed estenuante discussione in consiglio comunale - aggiunge l’ex primo cittadino -, la maggioranza si è resa conto che la proposta dell’amministrazione Mastella conteneva errori procedurali, nonché errori di imputazione della spesa,  e quindi ne propone l’emendamento.

Non viene quindi più proposta al Consiglio una delibera di modifica del Piano Traffico Urano, non è più proposta una delibera di approvazione di un progetto di opera pubblica per la realizzazione di piste ciclabili, non è più previsto un impegno di spesa.

Insomma - conclude Pepe - non si è votata una delibera “utile”, ma un mero e laconico “atto di indirizzo”, che sostiene che il Consiglio Comunale di Benevento è favorevole alla realizzazione di piste ciclabili. Ogni commento è veramente superfluo, bene hanno fatto i consiglieri di opposizione a rinunciare al gettone”.

Parlano di pastrocchio e disastro non annunciato i consiglieri del M5S Marianna Farese e Nicola Sguera.

“Un Consiglio movimentato quello odierno. L’incompetenza e il pessimo raccordo tra parte tecnica e parte politica hanno prodotto un «pastrocchio» (Luigi De Minico dixit) che ha costretto alle scuse l’ingegnere responsabile del progetto in questione, ad una lunghissima interruzione, ad un emendamento dell’assessore alla Mobilità al suo stesso testo... Insomma, un disastro (non annunciato).

Cerchiamo di spiegare in termini semplici una questione che potrebbe apparire astrusa ai più. La Giunta, che non è precisamente definibile bike friendly, vuole aderire ad un bando regionale (600.000 euro circa in tutta la Regione) per la sicurezza stradale e le piste ciclabili. Elabora un progetto di massima (per un importo di circa 2 milioni di euro) intenzionato a stralciarne una parte del valore di circa 150 mila euro, per metà finanziati dal Comune, per altra metà dalla Regione, in caso di successo. In Consiglio viene portata la richiesta di modifica del Piano Urbano Traffico (PUT). L’opposizione fa notare come tale richiesta sia insensata: il Consiglio non è tenuto ad approvare progetti (competenza della Giunta). Non si tratta d’altronde di un atto di indirizzo. Il R.U.P. e progettista riconosce in seduta consiliare gli errori formali (per altro relativi anche agli allegati alla proposta). Insomma... un «pastrocchio». La seduta viene sospesa. Dopo oltre un’ora si ritorna un’Aula con un emendamento dell’assessore al suo stesso testo e l’opposizione unita che chiede formalmente il rinvio della seduta. Alla fine si è andati avanti a colpi di maggioranza, pur riconoscendo la gravità dell’accaduto.

La nostra posizione in merito riguarda da una parte la sostanza, dall’altra la forma. Il programma del M5S di Benevento dà enorme spazio alla bicicletta come mezzo di trasporto del futuro, memore della lezione di Ivan Illich, consapevole che questa Giunta tra i primi suoi atti ha deciso la chiusura del Corso Garibaldi alle biciclette. Purtroppo anche il resto dell’opposizione pare poco sensibile al tema, che d’altronde - per essere compreso - va vissuto (e testimoniato) in prima persona. I comitati e i cittadini che utilizzano la bici non a scopo ludico hanno fatto emergere le loro perplessità o la loro netta contrarietà ad un progetto che marginalizza il ciclista impedendogli l’accesso agli snodi principali della vita e del lavoro cittadino, oltre che la mancanza di un progetto complessivo di mobilità sostenibile.

Ciò nonostante, come forza consiliare, abbiamo ritenuto apprezzabile l’apertura alla questione da parte dell’assessore Delcogliano, vedendolo come uno spiraglio da allargare, come il primo incerto, timido, goffo tentativo di ripensare la mobilità cittadina. Abbiamo, dunque, proposto un momento da estendere ad amministratori e tecnici comunali di studio sulle soluzioni più avanzate in merito attuate in Europa (dove si tende ad abbandonare le piste ciclabili a favore del bici come regolatore del traffico cittadino), la necessità di coinvolgere gli utenti della bici nella fase progettuale, la riapertura del Corso Garibaldi, secondo la proposta formulata molti mesi fa anche da Mario Collarile (dal lunedì al venerdì con controlli puntuali nel fine settimana).

Dal punto di vista formale non si tratta, come vorrebbero il consigliere De Nigris e il sindaco Mastella, di cavilli ma del fallimento (almeno fino ad ora) del promesso efficientamento della macchina comunale (punto 7 del Programma di mandato). Urge, dunque, l’intervento della “squadra di pronto intervento manutentivo” ivi prevista per evitare altre débâcle come quella odierna.

Ci è parso naturale sottoscrivere con gli altri consiglieri d’opposizione un documento con il quale rinunziamo all’emolumento previsto per il Consiglio odierno, mal preparato e gestito senza minimamente tenere in conto le considerazioni, pur ritenute legittime, dell’opposizione.

La seconda parte del Consiglio è stata occupata dalla discussione sull’ingresso di Angelo Feleppa in maggioranza. Il M5S ha stigmatizzato l’accaduto, che rientra in un trasformismo che pare male inestirpabile della classe politica italica, soprattutto meridionale. Nello stesso tempo ha invitato il centrosinistra ad imparare dall’accaduto, evitando di creare liste prive di filtro pur di conquistare il potere. Esiste un vincolo di mandato “etico”, un patto con gli elettori, che dovrebbe essere considerato inviolabile e dovrebbe spingere chi - legittimamente - cambi idea a dimettersi.

Ultima nota. Il sindaco, che ha ribadito, nel parlare della Mazzoni, che lei era interessata ad una candidatura nazionale, lui a fare l’amministratore, ha dedicato buona parte del suo intervento a temi nazionali, lanciandosi in vaticini, dispensando consigli e ammonimenti... Insomma, una stridente contraddizione tra il dire e il fare”.

LA LETTERA

I consiglieri comunali di opposizione Fausto Pepe, Marianna Farese, Raffaele Del Vecchio, Italo Di Dio, Nicola Sguera, Vincenzo Sguera, Francesco De Pierro, Marcellino Aversano, Luigi Scarinzi hanno comunicato al sindaco Mastella e al presidente del Consiglio De Minico la rinuncia al gettone di presenza del consiglio odierno per infruttuosità dei lavori svolti.

“ATTESO che nel consiglio comunale odierno non si è addivenuti ad elaborare un atto deliberativo “utile” alla città, perché la delibera proposta dall’Amministrazione Mastella sulle “piste ciclabili”, è corredata da innumerevoli quanto eclatanti errori procedurali;

VERIFICATO che le modifiche proposte dall’assessore al ramo in sede di consiglio risultano essere ancora più confuse ed inconferenti rispetto all’atto deliberativo proposto;

In segno di protesta, per i motivi su esposti, RINUNCIANO al gettone di presenza del Consiglio odierno”. 

LA PRECISAZIONE

In tarda serata arriva anche la “precisazione urgente” delle consigliere del Pd Floriana Fioretti e Marialetizia Varricchio, le quali, si legge nella nota “costrette a lasciare anzitempo l’aula consiliare a causa di improrogabili impegni personali e lavorativi, precisano di condividere in toto la linea del gruppo consiliare e della minoranza, in merito alla scelta di rinunciare al gettone di presenza nel Consiglio odierno sulle piste ciclabili, un gesto simbolico per evidenziare la superficialità con cui è stata approntata la proposta di delibera, pregna di inesattezze ed errori procedurali. Al momento della richiesta di rinuncia al gettone Fioretti e Varricchio, non figurando tra i presenti, non avevano potuto sottoscrivere insieme agli altri esponenti della opposizione la stessa al segretario generale. Le due consigliere si recheranno domattina a Palazzo Mosti per formalizzare le rispettive domande di rinuncia e depositarle presso la segreteria generale”.  

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