Palazzo Mosti: l'opposizione attacca Mastella: 'La città ha bisogno di un governo solido' In primo piano

Raffaele Del Vecchio, Francesco De Pierro e Italo Di Dio, consiglieri comunali di opposizione a Palazzo Mosti, criticano 'l'atteggiamento controverso di Mastella, che in un momento così delicato per la città trova il tempo per discutere di questioni politiche tralasciando volutamente quelle amministrative'.

'La città - spiegano - ha bisogno di stabilità e di un sindaco che eserciti la propria funzione a tempo pieno e senza obiettivi paralleli, non di un primo cittadino che minaccia continuamente le dimissioni e si mette a fare politica per intavolare alleanze e ottenere candidature.

Abbiamo l’Asia senza un vertice praticamente da tre mesi - sottolineano i tre consiglieri del Pd - da quando cioè è stato dato il benservito a Lonardo. Ora si scopre che l’amministratore unico, insediatosi da appena un mese, non ha ricevuto la necessaria autorizzazione dall’Università presso la quale insegna. Al momento, non sappiamo neppure chi abbia in mano le redini dell’azienda.

Come se non bastasse - rincarano la dose -, il Comune non ha più un vice-sindaco. Ma soprattutto, dopo la defenestrazione della Mazzoni, non ha più un assessore con delega ai fondi strutturali e alla programmazione europea: chi si sta occupando della pianificazione strategica, chi sta lavorando per intercettare risorse, chi sta dettando la linea per i progetti da mettere in campo in vista delle prossime, imminenti pubblicazioni di bandi?

Non serve lamentarsi per dire che non ci sono soldi se poi si rimane immobili dinanzi alla possibilità di reperire finanziamenti. Il caos regna sovrano, i problemi sono sempre lì dove sono stati lasciati mesi fa: pensiamo alla Spina Verde, al Malies, ma anche all’incuria e al degrado che deturpano l’immagine della città. Nel frattempo Mastella che fa? Ad ogni schiocco di dita minaccia di dimettersi, una strategia chiaramente preordinata che mira a spaventare i consiglieri, ma che nel frattempo risulta destabilizzante verso gli interlocutori istituzionali e demotivante verso tutti coloro a cui potrebbe venire in mente di investire in città.

La nostra comunità - concludono Del Vecchio, De Pierro e Di Dio -, va anteposta a qualunque altra aspirazione e necessita di un governo solido, non precario e claudicante a seconda delle lune o delle tattiche di chi ne dovrebbe essere la guida'.

Altre immagini