Permessi ex Legge 104/1992 all'Asia, Romito alla Flaica Cub: 'Polemica basata sul nulla' In primo piano

'Sono purtroppo costretto a ritornare sulla questione della fruizione dei permessi ex Legge 104/1992 alla luce del nuovo comunicato a firma Flaica Cub apparso ieri sulla stampa locale, ma solo ed esclusivamente per una forma di rispetto nei confronti dei lettori. Nel farneticante scritto a firma dell’esimio Sig. Amendola, il nostro si scaglia contro una norma contenuta in una Legge dello Stato, ritenendola illegittima, ed accusa ASIA Benevento di un condotta non corretta per aver ottemperato alla detta norma (SIC); continua ad asserire falsità quando parla di pagamento in denaro, di costo a carico dei cittadini; cita addirittura il Giudizio Universale, mi accusa di nefandezze di ogni genere (abbandono di disabile, eliminazione del diritto alla salute, aggravamento di condizioni di salute); mancano sola la peste bubbonica e l’invasione di cavallette'. Così il direttore dell’Asia, Massimo Romito, replica ancora una volta alle accuse della Flaica Cub.

'La verità - spiega - è che tutta questa stucchevole polemica è basata sul nulla più assoluto e su una inspiegabile quanto voluta distorsione della realtà senza alcun limite; nel ritenere il nostro esimio Sig. Amendola capace di intendere e di volere, quindi capace (spero) di leggere una legge o i contenuti di un accordo, ci si chiede quali siano le motivazioni di un attacco così estremo nei confronti di un accordo che instaura una mera facoltà: non sarà la voglia di acquisire visibilità mediatica a tutti i costi, anche dichiarando palesi falsità, pur di ottenere un titolo sui giornali?

Nel ritenere di avere con la precedente nota di risposta chiarito l’assoluta liceità dell’accordo sottoscritto nel rispetto di una Legge dello Stato, spiegato le modalità di erogazione del welfare sostitutivo e fornite tutte le necessarie spiegazioni a totale confutazione di quanto falsamente asserito, una eventuale mera ripetizione di quanto già dichiarato rappresenterebbe solo una offesa all’intelligenza dei lettori.

Risulta opportuno, tuttavia, rimarcare solo tre aspetti fondamentali:

1) l’adesione al welfare sostitutivo può avvenire esclusivamente su richiesta del dipendente; restando integralmente invariati i benefici della Legge 104, con l’unica differenza che viene offerta all’avente diritto una opzione aggiuntiva da sfruttare solo ove ve ne sia l’opportunità o la necessità. Tant’è che ad oggi, decorsi circa due mesi dalla sottoscrizione dell’accordo, dei 17 dipendenti aventi diritto ai tre giorni di permesso retribuito, 15 hanno continuato senza alcuna variazione ad usufruire dei detti permessi e 2 hanno optato per il welfare sostitutivo, con estrema tranquillità e senza il verificarsi delle sette piaghe d’Egitto;

2) l’accordo sul welfare aziendale è posto a margine di un più articolato ad ampio accordo sottoscritto per la fruizione dell’istituto della detassazione (e ribadisco, ottimo accordo) a fronte del raggiungimento di obiettivi di miglioramento della produttività, pertanto non vi è alcun rapporto diretto tra welfare e produttività (per capirci, il bonus viene erogato senza alcun legame con la produttività); è palese che con l’adesione al welfare l’Azienda indirettamente ottiene un miglioramento della produttività del dipendente in ragione del maggior numero di giornate lavorative prestate, ma ciò sembra del tutto lecito (o la Flaica Cub ritiene di dover sottoscrivere solo accordi peggiorativi della produttività?);

3) ribadisco per l’ennesima volta: non è previsto alcun 'compenso' in denaro, né cash né in busta paga; al dipendente che aderisce al welfare vengono corrisposti esclusivamente buoni (così non usiamo neanche la parola 'voucher' tanto odiata) personalizzati non cedibili a terzi e spendibili preso strutture convenzionate per ottenere, guarda caso, proprio servizi a favore del soggetto disabile.

Risulta, ancora, opportuno - continua il dirigente Asia - rimarcare che l’accordo è stato sottoscritto volontariamente e con piena soddisfazione da tutte le altre sigle sindacali presenti in Azienda (CGIL, CISL, UIL, Fiadel), firmatarie e non del contratto nazionale, rappresentate nella RSU aziendale (la Flaica CUb non è firmataria di contratto nazionale, non è rappresentata nella RSU e conta in Azienda n° 3 - dicasi tre - iscritti).

Con questo - conclude Romito - ritengo di aver chiarito quanto necessario e chiuso definitivamente la questione; pertanto non risponderò ad eventuali altri attacchi della Flaica Cub: non intendo in alcun modo contribuire a dare visibilità mediatica all’esimio Sig. Amendola nella sua sconsiderata battaglia contro i mulini a vento'.

Altre immagini