PESCO SANNITA - Reti idriche colabrodo e spreco d'acqua. Il sindaco Antonio Michele scrive al presidente dell'Alto Calore In primo piano

Spreco di acqua, reti idriche marce ed interventi tampone a iosa, ma mai risolutivi, e' quanto denuncia il sindaco di Pesco Sannita, Antonio Michele, che questa mattina ha deciso di scrivere una lettera al presidente del Consorzio Alto Calore.

Il comune pescolano, infatti, è attraversato per buona parte del territorio da una rete di adduzione principale (che alimenta tra gli altri i comuni limitrofi di Pago Veiano, Reino, S. Marco dei Cavoti) ridotta ad un vero e proprio colabrodo con numerose perdite e tutti i danni che ne conseguono.

Antonio Michele, dunque, chiede alla massima carica dell'Alto Calore di recarsi con lui nel territorio in questione per un sopralluogo al fine di avviare una programmazione che possa assicurare la funzionalità della rete sia nel breve che nel lungo termine.

Di seguito il testo integrale della missiva.

Illustre Presidente,

in questi giorni stiamo ricevendo dall'Ente da Lei presieduto varie sollecitazioni al fine di adottare provvedimenti nei confronti dei cittadini riguardo un uso improprio dell'acqua potabile.

Tali sollecitazioni sono sicuramente giuste in quanto l'acqua è un bene prezioso che va utilizzato al meglio e per le giuste finalità, ma purtroppo non posso esimermi dal segnalare lo spreco di risorse idriche che si sta verificando in modo copioso proprio lungo le reti di adduzioni del sistema idrico di Codesto Consorzio.

Nello specifico il mio comune ha la “sfortuna” di essere attraversato per buona parte del territorio comunale da una rete di adduzione principale che alimenta tra gli altri i comuni limitrofi di Pago Veiano, Reino, S. Marco dei Cavoti.

Tale rete, posizionata per la maggior parte lungo strade comunali che costituiscono viabilità di collegamento principale, è ridotta ad un vero e proprio colabrodo, con innumerevoli consistenti perdite che oltre a danneggiare gravemente la sede stradale ed i fondi limitrofi rappresentano un vero e grave SPRECO (questo si!!!) di acqua.

Purtroppo gli interventi di ripristino di Vs. competenza, avvengono anche a distanza di mesi dall'evento, nonostante varie sollecitazioni, e per lo più effettuati in molti casi in modo molto approssimativo tanto che spesso le perdite si rimanifestano nel giro di qualche ora dal precedente intervento.

Abbiamo casi clamorosi e visibili a tutti dove su una distanza di circa cinquanta metri, in pochi mesi sono stati effettuati decine di interventi tampone, mai risolutivi e che tra l'altro provocano gravi rischi anche per la circolazione stradale.

Le chiedo: non era forse opportuno che la sua struttura tecnica disponesse la sostituzione di tale tratto di rete marcia invece di disporre interventi tampone a raffica e mai risolutivi? Il costo sarebbe stato sicuramente minore ed il risultato sicuramente apprezzabile.

Tale modo di operare contribuisce ad alimentare nell'opinione pubblica il senso di sfiducia verso le pubbliche amministrazioni.

Di fronte a tale situazione è forte il mio imbarazzo nell'adottare i pur giusti provvedimenti anche di natura sanzionatoria nei confronti del cittadino che magari spreca maldestramente qualche decina di litri d'acqua, ma che assiste, come me, all'enorme ed evidente spreco di acqua lungo le reti idriche di adduzione proprio da parte dell'Ente gestore a causa di carenze funzionali e gestionali.

La invito ad onorarci personalmente per un sopralluogo congiunto, avvalendosi anche della sua struttura tecnica, in modo da rendersi conto dello stato dei luoghi ed avviare una efficace programmazione tesa ad assicurare la funzionalità della rete in questione sia nel breve che nel lungo termine.

Fiducioso della sua attenzione, con spirito di massima collaborazione, colgo l'occasione per porgere distinti saluti.

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