Post alluvione, Maurizio Martina: 'Il Sannio riparte facendo squadra' In primo piano

La rinascita del Sannio dopo l'alluvione si coglie in tanti segnali di solidarieta' nazionale ed anche internazionale. Da Bill De Blasio, sindaco di New York, a sir Antonio Pappano, direttore dell’Accademia di Santa Cecilia, sono arrivati commossi messaggi e pensieri per la loro terra d’origine. Le campagne di sostegno dei prodotti sanniti cominciano a dare i loro frutti. Tra queste è andata a buon fine quella promossa per il vino di Solopaca, simboleggiata da bottiglie sporche di fango, che sono state acquistate grazie ad un tam tam sui social in tante parti d’Italia.

La simpatica iniziativa, chiamata “Siamo Sporche Ma Buone. Prendici Così”, è stata presentata anche al ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, alla fine dell’incontro svoltosi nella Prefettura di Benevento. Il presidente della Cantina Sociale, Carmine Coletta, ed il sindaco di Solopaca, Antonio Santonastaso, hanno donato al giovane rappresentante del governo Renzi, la caratteristica confezione di vini “infangati”. Con questo gesto gentile si è conclusa la visita di Martina nel Sannio. Il ministro ha ascoltato i dirigenti delle associazioni agricole, che hanno tracciato un primo quadro dei danni subiti dal settore.

Il dramma è diffuso su tutta la provincia - ha sottolineato Gennaro Masiello della Coldiretti - dalla Valle Telesina, al Tammaro, al Fortore. Non sono stati colpiti solo i vigneti, ma anche il grano. Dobbiamo ricostruire coltivazioni e paesaggio. I danni sono importanti, ma ci sono le basi per ripartire”. Il racconto del disastro è continuato con le parole di Alessandro Mastrocinque e Raffaele Amore della Cia, che hanno ricordato l’isolamento ancora in atto di alcune aziende per le strade distrutte e la necessità della difesa del suolo da un consumo eccessivo. I rappresentanti della Confcooperative, Rino Di Domenico e Nicola De Lonardis, hanno chiesto l’utilizzo dei fondi europei non ancora impegnati.

Il risarcimento deve andare di pari passo con la ricostruzione - ha rilevato Fausto Pepe, sindaco di Benevento - l’alluvione può essere trasformata in una scossa positiva. La nostra città ha mille aziende agricole e si è potuta risollevare anche grazie agli agricoltori, prontamente intervenuti coi loro trattori”. Coordinati dal prefetto, Paola Galeone, sono intervenuti Filippo Diasco per la Regione Campania, Antonio Campese, presidente della Camera di Commercio, Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale. All’incontro erano presenti il consigliere regionale, Mino Mortaruolo, il presidente della provincia, Claudio Ricci, il questore Antonio Borrelli e numerosi sindaci.

Il ministro ha consigliato un’agenda di lavoro divisa in diverse fasi, per fronteggiare l’emergenza ed avviare una grande piano che potremmo chiamare “Il Sannio Riparte”. Dopo il riconoscimento dello “stato di emergenza”, che dovrebbe avvenire nel Consiglio dei ministri di venerdì prossimo, bisogna sfruttare tutte le opportunità offerte dalla legge di stabilità, in particolare l’articolo 26, che prevede aiuti di un miliardo e mezzo per le calamità naturali, chiedere la sospensione delle rate dei mutui, puntare ad ottenere l’esonero parziale dei tributi.

Per il credito agevolato ed i finanziamenti - ha suggerito Martina - si potrebbe aprire un tavolo operativo tra banche, associazioni ed enti territoriali. Dopo la schedatura dei danni, sarà possibile attingere al fondo di solidarietà nazionale. Dobbiamo convogliare sull’agricoltura le misure previste da vecchi e nuovi piani regionali di sviluppo, potenziando la capacità di squadra che già avete dimostrato”.

Una buona notizia è arrivata dal sottosegretario Umberto Del Basso De Caro: la commissione bilancio della Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità lo sblocco del vincolo del Patto di Stabilità per i comuni colpiti da calamità naturali e che hanno soldi in cassa. Un primo passo per cominciare a respirare, rialzarsi e ripartire.

ANTONIO ESPOSITO

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