Primarie Pd, Raffaele Del Vecchio si presenta con lo slogan 'Benevento Centrale' In primo piano

'La citta' ha bisogno di un nuovo progetto politico. Voglio mettere in campo un'orchestra giovane con una musica diversa. Per una 'Benevento Centrale'. Per sconfiggere la sfiducia prodotta dalla malapolitica'.

Con questi ambiziosi obiettivi si è presentato al President Hotel, Raffaele Del Vecchio, candidato del Pd alle primarie del prossimo 6 marzo. Di fronte ad un foltissimo pubblico, prima del vicesindaco, che dovrà vedersela con Cosimo Lepore, assessore ai lavori pubblici, hanno parlato il consigliere regionale Mino Mortaruolo ed il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro.

Tutti gli interventi hanno sottolineato la necessità di costruire una filiera istituzionale tra comune, regione e governo nazionale e di spendere i fondi europei in modo più utile e giusto. In questo contesto l’aspirante sindaco non ha lesinato critiche alla vecchia gestione amministrativa.

'Serve una maggiore attenzione alle contrade - ha detto Del Vecchio - per le quali si possono attuare gli Iti (Interventi Territoriali Integrati), una programmazione mirata e non dispersiva. Abbiamo avuto 40 milioni di euro. Ma a cosa sono serviti? Anche io ho contribuito a sbagliare, realizzando opere brutte. Questo non deve più succedere. La manutenzione e il decoro della città non sono cose da serie B, devono stare al primo posto. Non è ammissibile l’abbandono dei quartieri. Quando i dirigenti non funzionano, vanno cambiati'.

La svolta necessaria è stato anche il leit motiv del sottosegretario. “C’è bisogno di un forte e radicale rinnovamento - ha sottolineato Del Basso De Caro - perché l’amministrazione uscente ha avuto più ombre che luci. Tutti i finanziamenti arrivati in città si devono al mio impegno. Il vicesindaco ha le carte in regola per candidarsi, ha 45 anni, una vasta esperienza e soprattutto è una persona perbene, un particolare di non poco conto di questi tempi. Facciamo delle primarie una grande festa democratica. I gufi avranno la risposta che meritano il 13 giugno'.

Il tema centrale è il disegno della città futura, nelle nuove condizioni politiche e sociali, con la scomparsa della provincia, l’accorpamento della camera di commercio, il cambio di funzione della prefettura. Parlare di continuità e discontinuità non ha senso.

'Il quadro politico è cambiato - ha affermato Del Vecchio - l’Italia e il mondo sono diversi. E’ arrivata una crisi spaventosa. Benevento non sta su Marte. Sarebbe troppo facile cavalcare la protesta, ma una classe dirigente non s’improvvisa. Per rilanciare la città ci metterò il cuore. Lavorerò per non deludervi'.

ANTONIO ESPOSITO

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