'Provincia Sicura', controlli nel Tammaro. Contrasto alla prostituzione e ai parcheggiatori abusivi nel capoluogo sannita In primo piano

I servizi straordinari svolti questa settimana nell'ambito del progetto Provincia Sicura hanno interessato i comuni di Cusano Mutri, Petraroia, Sassinoro, Pontelandolfo e Santa Croce del Sannio. In queste località, come negli altri centri interessati dalle precedenti attività di controllo straordinarie, equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, coadiuvati dalle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine, hanno effettuato posti di controllo fissi e dinamici per la prevenzione dei furti nelle abitazioni e di altri reati predatori con l’identificazione di numerose persone ed autovetture.

Alle attività hanno partecipato anche gli uomini della Squadra Mobile e della Digos che hanno presidiato le strade secondarie di collegamento con i comuni limitrofi effettuando verifiche su auto e persone sospette, in particolare di nazionalità straniera. Numerose ispezioni hanno riguardato l’osservanza degli obblighi da parte delle persone sottoposte a misure di prevenzione o ristrette agli arresti domiciliari.

Ulteriori attività ispettive sono state eseguite dal personale della Squadra Amministrativa della Divisione P.A.S.I. che ha sottoposto a verifica esercizi pubblici, bar e sale scommesse della zona per accertare la regolarità delle licenze amministrative.

Nel capoluogo sannita prosegue l’attività di contrasto al fenomeno della prostituzione nel Rione Ferrovia e nelle zone limitrofe, con controlli a tappeto posti in essere dalla Squadra Volanti e dal Poliziotto di Quartiere. L’azione costante svolta in questi mesi con risultati visibili, proseguirà senza sosta anche successivamente al fine di debellare il fenomeno che ha visto la presenza di ragazze dedite alla prostituzione nelle strade del quartiere.

Controlli serrati anche nelle zone del centro cittadino ove sono soliti stazionare i parcheggiatori abusivi. Per quelli sorpresi senza la prescritta autorizzazione comunale sono scattate le sanzioni previste dall’art. 7 comma 15 bis del Codice della Strada. Contestualmente sono state sequestrate ai fini della confisca le relative somme indebitamente ricevute dagli utenti.

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