PUC di Benevento, Aversano ne evidenzia la stretta connessione tra sistema ambientale e sistema urbano In primo piano

Marcellino Aversano (foto), assessore all'Urbanistica del Comune di Benevento in quota Alleanza per l'Italia, è intervenuto con una lunga nota esplicativa sul PUC (Piano Urbanistico Comunale), la cui discussione per la sua adozione è iniziata ieri a Palazzo Mosti e dovrebbe concludersi la prossima settimana.

«Lo strumento urbanistico sottoposto ieri all’attenzione dell’Aula Consiliare - scrive - è il frutto del lavoro portato avanti in questi anni dal sindaco Pepe, da Alleanza per l’Italia, e da tutte le forze del centrosinistra. Ricordo, infatti, che il PUC è stato approvato in Giunta nel febbraio del 2009 raggiungendo un risultato storico per Benevento. Erano più di 30 anni che non veniva licenziato un nuovo Piano Regolatore, tenendo presente che quello di Zevi e Rossi degli anni Ottanta era solo una variante a quello già esistente. Come si può facilmente evincere, è stata una procedura lunga e complessa che ha richiesto un impegno faticoso di molte persone a cui va il mio ringraziamento a iniziare dal sindaco Fausto Pepe che ha creduto molto in questo percorso ed è stato tenace nello stimolare tutti.

A nome dell’Amministrazione, sento il dovere di ringraziare anche il mio predecessore nella qualità di assessore all’Urbanistica Angelo Miceli, l’intera Giunta della passata Amministrazione, il dirigente di Settore Ing. Salvatore Zotti, il presidente della precedente Commissione Urbanistica Isidoro Fucci e il redattore materiale del PUC l’architetto Enzo Carbone. Voglio sottolineare con forza che c’è stato un coinvolgimento sociale che ha accompagnato la scelta degli interventi. Tutti hanno espresso il proprio punto di vista e le proprie perplessità attraverso un confronto diretto e a più riprese.

La pianificazione regionale attribuisce alla Campania il ruolo di raccordo tra il Corridoio I e VIII e dei traffici che interessano il bacino del Mediterraneo e le relazioni con l’Estremo Oriente. Nella Campania policentrica, le aree interne diventano luoghi ove concentrare investimenti, servizi di eccellenza, moderne scelte per l’agricoltura e l’energia, interventi a favore dei circuiti turistici e culturali, i centri storici e il patrimonio. In questo scenario regionale, s’inquadra il ruolo della città incardinato nei valori del territorio che l’ambiente vanta: la centralità geografica, l’ambiente, i fiumi, l’Università. Così Benevento rimette il proprio territorio al centro degli interessi nazionali e internazionali qualificandosi sempre più, come nella sua storia, quale snodo di scambio, ponte tra le attività produttive nazionali e il versante del Mediterraneo, parte integrante della rete di città della dorsale appenninica.

Per tutti questi motivi, il PUC parla di connessione tra sistema ambientale e sistema urbano attraverso i parchi del fiume Calore, del fiume Sabato, del torrente San Nicola e della logistica che entrano direttamente nella città. Fondamentale è la rigenerazione dei quartieri urbani: Capodimonte, Pacevecchia, Libertà, Ferrovia, Ponticelli, Centro Antico, Viale Mellusi, con la previsione di servizi pubblici, infrastrutture carrabili, pedonali e ciclabili e nuove aree residenziali. Accanto a ciò, c’è l’obiettivo di una nuova centralità territoriale con la previsione dell’area della Piattaforma Logistica di rango regionale nell’area di Olivola-Roseto (già area PIP) attestata sul raccordo Telese - Caianello – Napoli – Bari. Fondamentale è anche la valorizzazione del paesaggio, la salvaguardia e la tutela dell’identità territoriale archeologica e dello spazio aperto. C’è poi tutto il discorso riguardante la fruibilità e la sostenibilità urbana attraverso la realizzazione di una serie di progettualità che puntano al miglioramento dei servizi alla cittadinanza. Per quanto riguarda la mobilità, invece, c’è la previsione di realizzare aree terminal in tre punti nevralgici della città, ossia: quartiere Ferrovia (area stazione), zona alta, viale Mellusi (area Risorgimento, area Rotonda delle Scienze, rione Libertà (area Stadio S. Colomba). Altro discorso riguarda il recupero diffuso del Centro storico cittadino per il quale abbiamo intenzione di favorire la promozione del riuso efficiente attraverso cambiamenti di destinazioni d’uso compatibili con il tessuto urbanistico attraverso modalità dirette ma anche progetti esecutivi d’iniziativa pubblica per la valorizzazione delle aree archeologiche.

Verranno valorizzate tutte le aree della città con opere e infrastrutture per la crescita della socialità e dei servizi.

Analizzare e progettare la città secondo questi principi e indirizzi - conclude - è stato l’impegno di chi ha lavorato al nuovo strumento urbanistico per consentire a chi vive la città di sentire e rispettare la propria identità, compresi i propri bisogni; per consentire a chi l’attraversa di passaggio di cogliere tutti gli aspetti umani di cui è intrisa».

Anche la UIL si è voluta esprimere sul Piano Urbanistico Comunale mediante un comunicato a firma Fioravante Bosco ed Antonio Maiella, rispettivamente segretario generale e portavoce della Camera Sindacale Provinciale.

Ecco di seguito quanto scrivono:

«La Uil di Benevento segue con particolare attenzione l’iter procedurale del Piano Urbanistico Comunale. Siamo convinti della necessità di questo strumento per rilanciare l’intera l’economia cittadina. Il circolo virtuoso che si metterà in moto aumenterà i posti di lavoro nei vari settori e ridarà ossigeno ai lavoratori che si trovano in condizioni di forte stagnazione. Lo sviluppo previsto per la città favorirà il commercio locale, a vantaggio dell’intero tessuto cittadino. Benevento sarà quindi il punto di partenza della crescita economica dell’intero Sannio; e, grazie al Puc, riuscirà a far coesistere in sé la coesione sociale, fondamentale per i rappresentanti dei lavoratori, e la competitività, parola cara al sistema imprenditoriale locale. Chiediamo, però, al sindaco Fausto Pepe e dall’assessore all’Urbanistica, Marcello Aversano, di raccogliere la sfida del nuovo rinnovamento beneventano, curando l’aspetto ecosostenibile del progetto Puc. L’armonia tra ambiente e territorio non deve essere alterata. Questo è un tema di vitale importanza per la Uil e per una città che cambia e guarda, con rispetto, alle future generazioni. Il sindacato punterà la sua attenzione sul miglioramento strutturale del polmone verde della città: le contrade, che dovranno rappresentare il punto focale di uno sviluppo armonico ed eco-sostenibile del nostro territorio. Valuteremo, di volta in volta, la qualità e la bontà di potenziali interventi votati alla green economy, che abbiano realmente un bassissimo impatto ambientale sul territorio. Chiediamo quindi ad amministratori e tecnici di immaginare non quartieri invasi dal cemento, ma luoghi dove la sostenibilità ambientale sia volano di sviluppo di un’edilizia virtuosa, pensata per migliorare la qualità di vita dei cittadini».