SAN GIORGIO DEL SANNIO - Da Schubert a De Andrè le 'Ave Maria' per una Serenata alla Vergine In primo piano

Un affascinante viaggio attraverso i secoli sulle tracce della devozione mariana nella storia della musica colta e popolare: è questa in sintesi l'idea che don Gianluca Spagnuolo, parroco di Santa Maria della Pietà in Ginestra di San Giorgio del Sannio, ha concretizzato per la «Serenata a Maria», prevista per mercoledì 7 settembre, alle ore 22.00, sul sagrato della chiesa Santa Maria della Sanità (la Rotonda), in piazza Lodovico Bocchini (in caso di pioggia nella chiesa Madre di Ginestra).

La «Serenata a Maria», una sorta di elevazione spirituale che precede la Messa celebrata alle ore 23.00 dall’arcivescovo metropolita di Benevento, mons. Felice Accrocca, ruota attorno alla più diffusa preghiera dedicata alla Madonna di alcuni dei più grandi compositori classici, e non solo.

Dopo alcuni brani della tradizione popolare il punto di partenza è rappresentato dal brano elaborato nel XX secolo da Vladimir Vavilov su nuclei melodici originari del maestro tardo-rinascimentale Giulio Caccini, ma il percorso si snoda come la corona di un rosario musicale passando per le opere di Bellini, Pacini e Beethoven, come anche per i frequentatissimi capolavori di Franz Schubert e Charles Gounod (che ha firmato una celeberrima versione prendendo spunto dal primo preludio del Clavicembalo ben temperato di Bach), al fianco dei quali si trovano anche l'«Ave Maria» di Astor Piazzolla (nella versione violoncello e vibrafono) e quella che nel 1970 Fabrizio De Andrè aveva inserito nell'album «La buona novella.

Tanti gli artisti e gli interpreti che daranno vita all’omaggio artistico e spirituale alla Madre terrena e celeste che, di generazione in generazione, illumina il cammino dell'umanità come «termine fisso d'eterno consiglio»: dal tenore sangiorgese, Gianluca Bocchino che canterà l’Ave Maria di Schubert accompagnato al vibrafono da Roberto Di Marzo ai soprani Irma Culicigno e Ninfa De Masi che proporranno rispettivamente le «Ave Maria» di Caccini, Bach/Gounod e di Michał Lorenc.

Dai chitarristi Michele Criscuolo e Giovanni Preziosa e il violoncellista Emilio Mottola che con la voce di Anna Rita De Pascale proporranno il brano di De Andrè, al Coro «Frate Sole», diretto da Dina Camerlengo, fino ad un folto gruppo di musicisti sangiorgesi. Protagonisti dell’evento saranno anche un sacerdote, mons. Aurelio Capone, parroco di San Giorgio Martire e una religiosa, suor Concetta; a loro sono affidati due brani: «A Maria» di don Amelio Cimino e «Madre io vorrei» di mons. Pierangelo Sequeri.

Chiude il concerto il Magnificat di mons. Marco Frisina interpretato dal soprano Ninfa De Masi e il Coro Frate Sole. Ad arricchire la serata alcune sequenze coreografiche disegnate da Seriana Lepore, direttore del Balletto del Sannio, sulle musiche di De Andrè, Lorenc e Piazzolla ed eseguite da Cristina Pacifico, Roberta De Vizio, Martina Ucci, Martina Genito, Celeste Pignone e Angelo Riccio.

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