SAN GIORGIO DEL SANNIO - Serra in casa per coltivare la marijuana. Nei guai pregiudicato 20enne In primo piano

I carabinieri della stazione di San Giorgio del Sannio hanno tratto in arresto per i reati di detenzione di sostanze stupefacenti Alessandro Bocchini, 20 anni, nullafacente e noto alle Forze di Polizia.

Il giovane è stato intercettato in viale dei Sanniti dove si aggirava a bordo del suo ciclomotore.

Una volta fermato e perquisito, i militari dell'Arma gli hanno rinvenuto addosso sette stecchette di hashish per complessivi 8 grammi circa, nascoste all’interno delle tasche dei pantaloni; motivo per cui i carabinieri hanno anche deciso di approfondire i controlli presso la sua abitazione.

Ed infatti, lì sono state trovate nei vari locali due piante di marijuana entrambe dell’altezza di 1,50 metri in buono stato vegetativo ed interrate in altrettanti vasi di plastica; una cesta in vimini contenente alcune foglie essiccate di marijuana; ulteriori 3 grammi di hashish contenuti all’interno di un involucro di carta stagnola; 12 grinder usati per mescolare le sostanze stupefacenti al tabacco; un contenitore in plastica trasparente con all’interno 5 piantine di marijuana anch’esse in buono stato vegetativo ed alcuni semi presumibilmente della stessa sostanza stupefacente.

Quello che però ha attirato di più l’attenzione degli uomini della Benemerita è il fatto di avere scovato un armadietto in legno trasformato artigianalmente in una serra per la coltivazione delle piante di marijuana.

All’interno di esso i militari hanno anche trovato una lampada alogena di forte potenza installata in modo da illuminare e riscaldare le piante di marijuana in modo da favorirne una crescita veloce.

Inoltre, a seguito di ulteriori verifiche, i carabinieri hanno appurato altresì che il ragazzo circolava a bordo del suo ciclomotore senza essere in possesso di copertura assicurativa obbligatoria in quanto mai attivata; per cui il mezzo è stato sequestrato ai fini della confisca.

Infine, al termine delle operazioni, Alessandro Bocchini è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di detenzione domiciliare, così come peraltro disposto dal pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica, Miriam Lapalorcia, immediatamente avvisata del fatto.

La droga ed il materiale rinvenuto sono stati sequestrati.

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