Serie A, Benevento Calcio: spezzato l'ultimo filo di speranza... In primo piano

Che la gara contro il Cagliari fosse per il Benevento l’ultima occasione per cercare di tenere ancora accesa una tenue fiammella per evitare il ritorno nella serie cadetta, lo sapevano un po’ tutti.

Alla fine c’è stata l’ennesima beffa che  ha sorpreso ed innervosito chiunque, proprio quando la vittoria, dopo la bellissima rete di Brignola, era oramai a portata a mano. Praticamente si è verificato quanto già successo nel girone di andata, quando il Cagliari era riuscito a portare a casa i tre punti in palio a tempo oramai scaduto grazie ad una rete di Pavoletti, dopo che il Benevento era riuscito a pareggiare la rete messa a segno dai sardi.

Questa volta è andata ancora peggio, se si pensa che l’undici di Lopez nei quattro minuti di recupero concessi dallo scarsissimo arbitro Manganiello, vero protagonista in negativo della partita, prima ha permesso ai sardi di pareggiare ancora con Pavoletti, dopo il solito errore difensivo giallorosso su calcio da fermo, poi addirittura al 95’ dopo l’intervento del “maledetto” VAR ha concesso al Cagliari di tirare un calcio di rigore a dir poco regalato. Insomma, ancora una volta Benevento penalizzato da quella tecnologia mai utilizzata fino ad ora in favore della “strega”, nonostante i tanti episodi che certamente avrebbero meritato decisioni diverse.

Ed a questo punto per la “strega” anche  l’ultimo filo si è spezzato, ma  dispiace ed offende il modo in cui si è verificato. Indubbiamente tanti sono stati gli errori commessi dalla società quando la “rosa” è stata costruita, ma certamente ci sono stati anche episodi non legati alla qualità della squadra che hanno influito in modo determinante. Ed allora anche se non serve praticamente a nulla bene farebbe la società a farsi sentire per il modo in cui è stata trattata dalla classe arbitrale.

“Possiamo essere scarsi ma non certamente fessi” ha dichiarato De Zerbi a fine gara, e non possiamo che essere d’accordo con lui, dopo quello che ha commesso l’arbitro Manganiello non soltanto per il rigore concesso ai sardi al 95’ (eppure erano 4 i minuti di recupero concessi!), ma anche per il comportamento nel corso della gara per la mancata espulsione di qualche giocatore del Cagliari già ammonito e resosi responsabile di falli abbastanza netti. Se il VAR deve essere questo, ed allora sarebbe bene rivedere un po’ tutto.

Insomma, un Benevento fortemente beffato nel finale, anche se, indubbiamente, un po’ di colpa ce l’hanno anche i giallorossi per le tante occasioni sprecate e per non essere riusciti a mettere alle spalle di Cragno la seconda rete, quella della sicurezza. E sul banco degli imputati anche De Zerbi, che nella ripresa ha operato sostituzioni che poco hanno convinto. Passi l’ingresso di Venuti per Sagna al 46’ che non era in buone condizioni fisiche e che era stato recuperato soltanto in extremis, ma per il resto pochi hanno compreso le uscite di Brignola e Djuricic con l’ingresso di Cataldi e soprattutto di Billong, che non giocava da tantissimo tempo. Nelle intenzioni di De Zerbi rafforzare ancora di più il reparto difensivo, ma ciò certamente non ha pagato, ed anzi è stato penalizzante. 

Piuttosto il tecnico avrebbe dovuto inserire un nuovo attaccante, come Diabatè, se si considera che Coda in almeno quattro occasioni ha fallito occasioni davvero importanti. Ma questo è il senno di poi!

A questo punto, forse, non resta che pensare al prossimo torneo, visti i risultati della giornata e la distanza dei giallorossi dalla zona salvezza.

GINO PESCITELLI