Servizio mensa, respinti i ricorsi sull'affidamento quinquennale In primo piano

Senz'altro un buon passo in avanti per cercare di dare una svolta al servizio mensa nel capoluogo sannita.

Il TAR della Campania ha, infatti, detto 'no' ai ricorsi presentati da due cordate avverso una decisione presa, il 2 ottobre 2015, dall’allora amministrazione Pepe, che tre giorni prima dell’espletamento di una gara  triennale (2015 -2018) aveva annullato tutto dal momento che le due ATI (associazione temporanea d’impresa), Quadrelle - Ristora Food Service e  Glm - Global Service, non avevano allegato alla documentazione la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) sul luogo dove effettuare i pasti.

La preoccupazione era che il TAR potesse accogliere i due ricorsi, e proprio per questo l’attuale amministrazione  aveva deciso di affidare il servizio per solo tre mesi, in attesa della decisione del TAR Campania, prevista per la fine di novembre.

Come si sa attualmente l’affidamento dei tre mesi è stato appannaggio della stessa Quadrelle, che lo sta portando anche se tra mille polemiche ed un numero di utenti davvero minimo.

Ora l’ottava sezione del TAR ha stabilito che la decisione presa a suo tempo dal Comune e dall’allora dirigente Moschella, deve essere considerata giusta, dal momento che  le due ATI non potevano partecipare alla  gara in mancanza dello Scia.

Ora c’è da vedere se qualcuna delle due Associazioni Temporanee ricorrerà al Consiglio di Stato, avverso  la decisione del TAR Campania,  ma, indubbiamente, una cosa è certa: fin da ora la nuova amministrazione  può pensare ad indire una nuova gara per l’affidamento del servizio da gennaio a giugno del prossimo anno, con la speranza, ed anche l’augurio, che non vengano compiuti gli errori che sono stati fatti per l’attuale affidamento trimestrale, a cominciare dal tipo di gara.

C’è bisogno che, una volta per sempre, le varie componenti trovino  unanimità di intenti per andare avanti senza polemiche, ed anche contrapposizioni, per un servizio tanto importante che fino ad ora è andato avanti a scartamento ridotto tra ricorsi, denunce e scarsi controlli, che hanno portato ad un numero di utenti davvero irrisorio.

GINO PESCITELLI

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