Stadio 'Vigorito' e le sue tante problematiche In primo piano

Nel prossimo mese di giugno la città avrà il suo nuovo sindaco, ma intanto lo scorso 30 aprile Benevento ha vissuto un pomeriggio davvero storico, con una conquista sportiva, la serie B, attesa da tantissimi anni, che permetterà ai giallorossi di poter partecipare ad una serie calcistica nazionale di grande prestigio.

Orbene il Comune è proprietario di uno stadio, il “Ciro Vigorito”, inaugurato il 9 settembre del 1979, dopo una costruzione abbastanza travagliata. Uno stadio che vide la luce per una capienza di 25mila spettatori, poi ridotta a 20mila negli anni ’90, per infine arrivare a 12.975 spettatori nell’arco degli anni.

Posti tutti occupati, e forse si è andati anche oltre, nella “storica” partita contro il Lecce di fine aprile, quando la città è letteralmente impazzita per la conquista della serie cadetta.

Ma in che condizioni è ridotto oggi il “Vigorito”? Certamente non ottimali.

LA TRINUBA STAMPA? UNA CHIMERA

Indubbiamente, lo stadio dovrebbe essere un gioiello che molte città, anche de serie A, vorrebbero avere. La gestione è oggi affidata, al Benevento Calcio, anche se c’è un nodo da sciogliere, quello del rinnovo. E c’è da dire che  il “vecchio” presidente Oreste Vigorito negli anni scorsi ha impegnato parecchi milioni di euro, ed in ottemperanza alle nuove normative antiviolenza, lo stadio è stato dotato dell’area di pre-filtraggio, ha il gabbiotto per il GOS, sono stati realizzati i tornelli, vi sono circa 30 telecamere a circuito chiuso. Tutto questo, è bene ribadirlo, a spese del Benevento Calcio. Poi, a luglio del 2009, dopo qualche mese dalla dolorosa sconfitta contro il Crotone nella finale play-off, venne annunciato in maniera trionfale la realizzazione di una tribuna stampa capace di ospitare ben 200 operatori dell’informazione, con 90 posti di lavoro, per poter accogliere i giornalisti accr4editati, garantendo la postazione di lavoro con prese elettriche, linee elettriche, coperture internet. Tutto questo era stato annunciato dal Comune, con l’affermazione che presto il progetto  sarebbe stato approvato ed i lavori affidati. Tutto inutile, ed è stata la FIGC, con il Procuratore Federale, che nel 2012 (tre anni dopo l’annuncio!) ha deferito il Benevento Calcio per il mancato adeguamento della tribuna stampa e le carenze nelle postazioni attrezzate.

Questo avveniva quando  il Benevento si trovava in Lega Pro, ma è lecito chiedersi: che succederà ora  con la promozione in serie B?

Tutto, per legge, deve essere adeguato ai tempi, altrimenti il “Vigorito” potrebbe anche  non ricevere l’idoneità. E sarebbe uno “schiaffo” all’intera città! Insomma, tutto deve essere adeguato. Deve essere realizzata una tribuna stampa con box per radio e TV, c’è bisogno di creare postazioni per la stampa scritta dotate di un piano di lavoro di larghezza minima di cm. 75 e con profondità minima  di cm. 45, attrezzate con presa telefonica, luce, postazioni per computer portatile. Questo non lo diciamo noi, ma lo dispongono le regole. Di sicuro quello realizzato, sempre dalla società e non dal Comune, nella Tribuna Giallorossa non è sufficiente!

RISTRUTTURAZIONE DEI SERVIZI

Il Comune deve rendersi conto, una volta per sempre, che tutti i servizi, soprattutto quelli igienici, attualmente esistenti devono essere rivisti e rifatti. Insomma, quel progetto depositato da anni sulle scrivanie di Palazzo Mosti deve essere realizzato e non si può continuare a dire: non abbiamo i soldi. La nuova amministrazione comunale  deve affrontare il problema con immediatezza perché l’inizio del campionato di serie B non è lontano e potrebbero sorgere grossi problemi per l’agibilità. Il sindaco Pepe aveva assunto un preciso impegno con gli sportivi, ora il suo successore cerchi di mantenerlo.

AL SABATO FACCIAMO IL MERCATO O GIOCHIAMO LA PARTITA?

Al termine della gara contro il Lecce i tifosi, in coro,  hanno già metabolizzato il giorno della partita del nuovo torneo con il coro “gioco di sabato”. A questo punto è lecito chiedere al Comune: come la mettiamo con il mercato settimanale che proprio di sabato si svolge nell’antistadio? L’inizio delle gare è previsto per le 15, e le prescrizioni del GOS obbligano di liberare l’area almeno tre ore prima dell’inizio della gara. Perciò, immediatamente, occorre  risolvere il problema spostando altrove il mercato del sabato, se si vuole continuare a mantenerlo.

LO STADIO NON NECESSITA DI CARBURANTE

Altra problematica è costituita dal distributore di carburante nato, inopportunamente, dopo la realizzazione dello stadio. E’ vero che sono stati posti degli accorgimenti per assicurare la sicurezza in caso di incidenti, ma c’è da dire che in base ai dettami di una circolare del CONI la capienza va calcolata in base allo spazio esterno da destinare ai pullman, alle auto ed anche alle biciclette dei tifosi. Forse anche per questo il “Vigorito” non può avere una capienza maggiore e la curva, adiacente allo spazio riservato ai tifosi ospiti, continua  ad essere vuota. Se poi occorrono lavori per dividere i due settori, allora si facciano.

NUOVA CONVENZIONE

Entro il 20 giugno il Benevento dovrà presentare in Lega la documentazione comprovante la disponibilità dell’impianto, ed il rinnovo dell’attuale convenzione è quasi un atto obbligatorio che deve assumersi l’attuale sindaco, considerati i tempi stretti e la possibilità che si arrivi al ballottaggio del 19 giugno. Quindi la questione è destinata a diventare veramente calda, dal momento che l’attuale convenzione sta per scadere. Sembra che il problema sia stato già affrontato a Palazzo Mosti e si sta lavorando  per il rinnovo non solo per il “Vigorito” ma anche per l’impianto “Imbriani” dell’antistadio. Comunque, è necessario che le parti si incontrino con ogni urgenza per mettere nero su bianco. I tempi sono stretti e la campagna elettorale in corso con può esimere l’attuale primo cittadino dal risolvere il problema.

ANTONIO BURATTO

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