Successo per il concerto inaugurale della terza stagione dell'Orchestra Filarmonica di Benevento In primo piano

Sulle ali di Mozart e di Beethoven, tra la gioia di vivere e l'ebrezza celeste, sulle note avvolgenti ed estasianti di indimenticabili sinfonie si è svolto nell'Auditorium di Sant'Agostino il concerto inaugurale della terza stagione musicale, promossa dall’Orchestra Filarmonica di Benevento. Un viaggio ambizioso che continua tra tanti sacrifici e fatiche, grazie alla caparbietà e alla sinergia di un gruppo di apprezzati ed emergenti musicisti del Sannio.

“La prima tappa è partita all’insegna dell’entusiasmo - ha evidenziato la presentatrice Melania Petriello - la seconda è stata una scoperta, quella di quest’anno possiamo chiamarla “rivoluzione”. Perché questa orchestra, che è la più giovane in Italia, va avanti con orgoglio e tenacia senza fondi pubblici, con pochi sostegni privati e senza un teatro stabile. Sono affascinata dalla capacità di questi musicisti di mettere insieme le persone”. Un lavoro basato soprattutto sul volontariato e che aspira a diffondere la bellezza della musica. Per questo l’apertura della stagione è stata affidata ad un concerto dal titolo suggestivo ed emblematico, “Fino all’empireo”, diretto dal maestro Luigi Piovano.

Nella prima parte l’orchestra ha eseguito la sinfonia N.41 di Mozart, denominata “Jupiter”, creando un’atmosfera quasi olimpica, tra ritmi gioiosi e frizzanti, andamenti sinuosi e ondeggianti. “Quando fu composta - ha rilevato il maestro Piovano - il  grande musicista aveva 32 anni. La sua creatività era così fertile e veloce che il copista faceva fatica a stargli dietro per trascrivere le parti. Con Beethoven e la sinfonia N.8 entriamo invece in un’ambientazione inizialmente rustica e poi piena di energia ed eleganza. L’artista di Bonn aveva 42 anni e già i suoi problemi  all’udito quando scrisse questa notissima opera”.

Il direttore è abruzzese ed è primo violoncello solista all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nella sua intensa carriera ha partecipato a concerti internazionali, da New York a Tokio, da Parigi a Salisburgo.  A metà concerto un pensiero è volato alla tragedia del terremoto e della neve che si è abbattuta sui paesi dell’Italia centrale. Territori sfortunati e sconvolti nella loro vita quotidiana. “Stiamo ancora vivendo un dramma - ha ricordato commosso Piovano - sotto quella terribile valanga ho perso il mio carissimo amico Roberto, proprietario del Resort di Rigopiano. Con lui ho trascorso l’ultimo Natale”.

La musica serve anche ad alleviare il dolore, a lenire ferite e a costruire momenti di solidarietà. Seguendo questo filo sottile e segreto si possono raggiungere vette insperabili come quelle tentate da Icaro, l’eroe mitologico scelto come simbolo del desiderio e delle aspirazioni di questa giovane orchestra, creata nel 2014 dall’Associazione “I Filarmonici di Benevento”, e diretta dal maestro Francesco Ivan Ciampa.

Il prossimo appuntamento della stagione concertistica è previsto per il 5 marzo 2017, quando i Solisti dell’Orchestra Filarmonica di Benevento eseguiranno “Il Soffio e la Corda”, sulle note di Saint Saens, Leheu, Britten e Rossini. “Continuate a sostenere questi coraggiosi musicisti - ha concluso Petriello - fatelo per voi, oltre che per questa talentuosa orchestra, che da qualche anno ha iniziato a collaborare anche col grande maestro Antonio Pappano”.

ANTONIO ESPOSITO

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