Tagli di risorse alle Province, Nardone presenta un esposto cautelativo In primo piano

Il segretario generale - direttore della Provincia di Benevento Franco Nardone ha presentato un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e alla Sezione regionale della Corte dei Conti “affinché vengano valutate eventuali condotte illecite omissive e/o commissive” per i tagli di risorse cui l’Ente, a seguito delle Leggi di Stabilità degli ultimi tre anni, è sottoposto e che ne penalizza le attività.

L’iniziativa, che si inquadra nel contesto di azioni analoghe assunte in tutto il Paese dopo l’ultima Assemblea dei Presidenti delle Province, è finalizzata anche a tutelare la posizione personale e professionale dei funzionari dell’Ente responsabili della viabilità e dell’edilizia scolastica.

Il paradosso, infatti, è che lo stesso Stato che cancella le risorse finanziarie necessarie agli interventi sulle infrastrutture, tiene però in piedi le responsabilità che gravano sui tecnici: se la sicurezza di automobilisti e studenti è a rischio, amministratori e i dirigenti vengono invece chiamati a risponderne dal punto di vista penale per quegli interventi che non sono materialmente in grado di realizzare.

Peraltro, la Provincia di Benevento, si precisa nell’esposto, si trova a gestire tale situazione senza dirigenti e senza alcuna possibilità di effettuare assunzioni per coprire i vuoti di organico (creati dalle stesse Leggi di Stabilità): e questo aggrava ancora di più la condizione operativa dell’Ente.

Eppure, dopo la bocciatura del 4 dicembre 2016 della riforma costituzionale, le Province hanno conservato piena dignità costituzionale e dunque devono vedersi garantita l’autonomia finanziaria prevista dall’art. 119 della Costituzione.

Le Leggi di Stabilità nel triennio 2014 -  2015 - 2016, tuttavia, hanno disposto un prelievo forzoso sul bilancio delle Province: ogni dodici mesi, in questo lasso di tempo, tutte le Province hanno dovuto staccare un assegno e spedirlo a Roma. L’ammontare complessivo per la Provincia di Benevento di tale prelievo è stato pari ad 28.739.997 euro. Lo Stato, inoltre, preleva dai bilanci delle Province anche la quasi totalità delle imposte che i cittadini versano sotto forma di RcAuto e Itc: in tal modo si priva il territorio di ulteriori risorse per investimenti in infrastrutture. Il segretario generale - direttore ha dunque osservato che anche la Corte dei Conti ha definito questi prelievi “manifestamente irragionevoli e insostenibili rispetto alle funzioni” cui le Province sono ad assolvere.

Le risorse finanziarie tagliate sarebbero state necessarie quanto meno per la manutenzione del patrimonio della Provincia di Benevento consistente in oltre 1.300 km strade ed in 40 edifici ospitanti gli Istituti della Secondaria Superiore. Si tratta di servizi essenziali per i cittadini: ma, in mancanza di interventi, la condizione in cui versa, ad esempio, la gran parte delle strade provinciali è pessima dopo le alluvioni, le nevicate e le frane di questi ultimi due anni.

I cittadini - utenti, i sindaci, i consiglieri comunali sono giustamente esasperati per tale stato di cose: quotidianamente si susseguono proteste di diversa intensità ed in varie forme; ma non c’è modo per far fronte al collasso della rete. Occorrerebbero infatti, secondo il segretario generale - direttore che fa riferimento ad una stima del Settore Tecnico, non meno di 500 milioni di euro: ma queste risorse semplicemente non ci sono.

A fronte di tanto, in sostanza con l’esposto denuncia si chiede di prendere atto che le Province sono in pesantissime difficoltà, non certo per cattiva volontà o imperizia tecnico-amministrativa, ma solo e soltanto per la carenza delle risorse finanziarie ed umane.

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