Terremoti: dalla Regione Campania bandi per la prevenzione In primo piano

Il consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Agricoltura della Campania, Erasmo Mortaruolo, ha reso noto che sono stati pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 71 del 31 ottobre (sezione Decreti dirigenziali - Dipartimento 53 delle Politiche Territoriali - D.G. 8 Direzione Generale per i lavori pubblici e la protezione civile), bandi pubblici per complessivi 25 milioni e 600mila euro destinati alla prevenzione sismica e alla messa in sicurezza del territorio. Si tratta di tre tipologie di interventi: microzonazione sismica, miglioramento/adeguamento sismico o demolizione e ricostruzione di edifici e infrastrutture di interesse strategico; rafforzamento locale, miglioramento sismico, demolizione e ricostruzione di edifici privati.

I finanziamenti sono destinati ai Comuni che, successivamente, per quanto riguarda la messa in sicurezza degli edifici privati, pubblicheranno a loro volta bandi pubblici.

Questo il dettaglio delle risorse:

▪ 1,3 milioni di euro sono destinati alla microzonazione sismica;

▪ 20,7 milioni per la messa in sicurezza di edifici pubblici strategici di proprietà comunale, rilevanti ai fini di protezione civile;

▪ 3,6 milioni per gli edifici privati.

La graduatoria che sarà redatta dagli uffici alla stregua delle domande pervenute per gli interventi previsti, andrà a scorrimento. E sarà tenuta presente anche per l'attribuzione delle ulteriori risorse in arrivo dal Dipartimento per questi stessi obiettivi, pari ad altri 19 milioni di euro.

La necessaria risposta alla forza distruttrice del sisma deve essere quella della prevenzione” afferma Mortaruolo.

“In queste ore drammatiche - prosegue il consigliere - sento il bisogno di esprimere la mia sincera solidarietà alle popolazioni colpite in questi ultimi giorni dalla violenza del terremoto. L'intensità della scossa ci riporta alla mente le immagini di eloquente dolore e di forti interrogativi sulla qualità dell'impostazione edilizia a seguito del sisma che con magnitudo 6.5 colpì la nostra regione nel 1980. Se riusciamo a manutenere il territorio con interventi meticolosi di riqualificazione e di adeguamento sismico potremo finalmente impedire che la tragedia prevalga sulla sicurezza. C'è bisogno di prevenzione su tutti gli edifici, sul patrimonio pubblico e quello privato con interventi che abbiano il taglio della ecosostenibilità e della sicurezza. Sono trentasei anni dal sisma dell'Irpinia, cinquanta dall'alluvione di Firenze, un secolo dal terremoto di Messina ma non riusciamo ancora ad incorporare gli elementi del rischio naturale nella nostra cultura. L'Italia è fatta di bellezza ma anche di terremoti, di rischio idrogeologico ma anche di uno straordinario tessuto sociale; bisogna quindi imparare a convivere con i risaputi fattori di rischio”.

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