Truffe on line ai danni di cittadini sanniti, denunciati due pregiudicati siciliani In primo piano

Continua senza sosta l’azione di contrasto e repressione dei reati informatici da parte della Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Benevento al comando del Sostituto Commissario della Polizia di Stato Giovanni De Lucia.

Nell’ambito di un’articolata indagine info-telematica portata a termine nelle ultime ore riguardante diversi episodi di “truffe online” perpetrate in danno di ignari cittadini sanniti sul sito di annunci “subito.it”, gli investigatori della Squadra Criminalità Informatica hanno compiutamente identificato e deferito alla competente A. G. due cittadini siciliani, pluri-pregiudicati, I. F., di anni 42, originario di Floridia (SR) e F. G., di anni 47, originario di Noto (SR), entrambi residenti a Siracusa.

Vista la reiterata condotta del notinese, per quest’ultimo è stata disposta la misura restrittiva degli arresti domiciliari.

I due malviventi, operai per una ditta di restauro, durante i lavori di rifacimento di un noto negozio di ottica di Siracusa, avevano asportato una sim dati da una chiavetta internet intestata al titolare dell’esercizio commerciale.

Una volta collegati alla rete internet, avevano cominciato a spacciarsi per il negozio in questione inserendo sul sito “subito.it” numerosi annunci di vendita online di materiale elettronico.

Dopo aver indicato, via mail, ai potenziali acquirenti di versare un acconto per la merce acquistata, in favore di alcune carte postepay al portatore ovvero prive di intestatario, si dileguavano senza lasciare traccia.

A pagarne le conseguenze, inizialmente, era stato il reale titolare dell’esercizio commerciale, il quale, convinto di aver smarrito la sim in questione durante i lavori di riammodernamento, non aveva provveduto a bloccarla e pertanto, risultandone formalmente l’intestatario, era stato denunciato per truffa dagli utenti raggirati in rete.

Le indagini, avviate nei mesi scorsi, hanno avuto una decisiva svolta solo nelle ultime ore, quando gli investigatori hanno dipanato l’intera matassa, riuscendo a ricostruire minuziosamente tutti i vari passaggi in rete del denaro frodato e che, alla fine, risultava accreditato sulla medesima carta postepay nella disponibilità di uno dei due malviventi.

Sono tuttora in corso ulteriori indagini volte ad identificare eventuali complici dei due uomini che, nel giro di pochi mesi, avevano già rastrellato una somma prossima ai ventimila euro.

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