Ucci: 'Saro' un sindaco di prossimità, fuori dal Palazzo e vicino ai bisogni della gente' In primo piano

'La Citta' di Tutti non e' la citta' della bellezza ma una citta bella dove le trame delle relazioni e dei valori sono ricostruite, la legalita' e' il faro e l'uomo a' al centro di ogni azione utile a consentirgli una buona vita. La Città di Tutti è la città che rinuncia all'opportunismo per avere un'opportunità. Pronta alle mutazioni ma che rinuncia ai cambiamenti innaturali che ti obbligano ad allontanarti dai valori e dalle vocazioni. La Città di Tutti è una casa di cui il centro storico è il salotto, i quartieri il soggiorno in cui la famiglia vive il suo quotidiano e le contrade ne sono il giardino e il ponte verso il più ampio contesto rurale. La Città di Tutti è quella che conosce la propria storia, sa valorizzare e sostenere chi già lo fa bene e non ha bisogno di rincorrere slogan, progetti e contenitori vuoti di anima o incoerenti tra loro solo perché finanziabili. Ama la sua storia e ciò che essa ci ha donato e sa che, invece, con il solo futuro non c'è prospettiva'.

Queste sono alcune delle considerazioni che Jean Pierre el Kozeh ha indicato come linee guida della proposta programmatica della lista #laCittàdiTutti, oggetto del Forum Programmatico 'Verso La Città di Tutti' e del confronto con l'associazione Mezzogiorno Nazionale e i cittadini. 

'La nostra città ha bisogno di un’alternativa e noi la stiamo dando'. Così il candidato sindaco Gianfranco Ucci, nel suo intervento. 'Sarò un sindaco di prossimità, fuori dal Palazzo e vicino ai bisogni della gente, ai problemi della comunità ispirandomi alla figura di Angelo Vassallo. Il mio è un dovere morale verso un territorio che è stato gestito per anni in maniera pessima. Innanzitutto dovremo intervenire sulle urgenze come il recupero del decoro urbano, cui dedicheremo una task force. Opereremo una verifica dei conti per capirne il reale stato. Particolare attenzione presteremo ai quartieri e alle contrade istituendo l'architetto di quartiere, una figura professionale che fa sintesi tra esigenze di natura urbanistica e sostenibilità architettonica e sociale, coordinandosi tra le rappresentanze sociali,  e con le strutture tecniche del Comune. La nostra lista è fatta da persone che sentono l'impegno politico come missione civile: insieme riusciremo ad essere la città di tutti'.  

Piena fiducia nel candidato Ucci, dal presidente di Mezzogiorno Nazionale, Pasquale Viespoli. 'Quando si diventa sindaco - ha rilevato Viespoli - si rappresenta l’intera comunità, s’intreccia passato, presente e futuro. Chi ha governato fino ad oggi non ha questa cultura istituzionale, è sempre rivolto all'indietro cercando così di deresponsabilizzarsi ma dichiarando di fatto il proprio fallimento amministrativo. La città ha bisogno di un impatto forte, a decidere saranno sempre i cittadini ma era nostro compiuto offrire un’alternativa. Nostro dovere assumere la responsabilità di portare avanti un’intesa che dimostra serietà e può rappresentare una scelta per chi non vuole sentirsi condannato. Potevamo intraprendere due strade: la fuga solitaria o costruire un’opzione per contrastare il bipolarismo notabilare rappresentato da chi, da un lato, pensa che le preferenze siano trasferibili  e fa scouting di consiglieri e, dall’altro,  da chi pensa che i voti costino'.

Ucci e Viespoli sono intervenuti dopo le riflessioni pubbliche di candidati, cittadini e rappresentanti di associazioni di cui hanno sottolineato la qualità dell'analisi e della proposta. 

'Dall’ascolto delle realtà giovanili- ha spiegato Antonella Rosella - è emerso un quadro drammatico: fuga delle eccellenze, problema occupazionale e tanto altro. Bisogna riscoprire le nostre radici culturali, letterarie, artistiche su cui si basa la comunità. Investire sulle specificità del nostro territorio. Fare rifiorire la città e per fare questo non dobbiamo mai dimenticare il ponte che collega le grandi idee giovanili con le competenze degli adulti'.

'La Città di Tutti parte anche dalle periferie: 93 contrade, 15.000 abitanti, secoli di storia del lavoro della terra - ha aggiunto Danilo Travaglione - una straordinaria ricchezza che impone una seria riflessione per rendere tali potenzialità’ delle realtà virtuose. Bisogna che i nostri imprenditori siano indirizzati verso contesti di rete per sviluppare una leadership di costo oltre che una diversificazione del prodotto. E’ fondamentale inoltre partire dalle contrade fornendole di tutti i servizi essenziali. Per vedere una Benevento del domani che sia in possesso di tutti gli strumenti che vadano oltre le mura longobarde'.

'La mia generazione - ha sottolineato invece Pierluigi Arigliani - si è ammalata d’indifferentismo che è una patologia che produce un deficit di partecipazione democratica. Formuleremo per questo proposte concrete per risanare tale distanza. Eccone alcune: uno, massimo due dirigenti e riqualificazione del personale; utilizzo della Polizia Municipale in compiti istituzionali; accordo con il conservatorio e l’università per progetti di sviluppo'. 

Spazio anche ai problemi sociali che da tempo necessitano d’interventi concreti. Pasquale Basile del Movimento di Lotta della Casa ha, infatti, preso parola, ponendo l’attenzione sulla necessità di vigilare sul sistema di attribuzione delle case popolari.  

Ed ancora, Gianluca Vevoto: 'Vogliamo fornire opportunità reali ai giovani di realizzarsi nel loro territorio oltre che affrontare misure per rendere la nostra città veramente attrattiva. A tal punto pensiamo al coworking, o al  sistema di mobilità integrata'.

'Una città di tutti e per tutti - ha sottolineata Stefania Leone - pensata come luogo consapevole delle proprie potenzialità e mancanze. Abbiamo perso la nostra storia e personalità, bisogna risvegliare le coscienze'.

Maria Grazia Rumolo: 'L'amministrazione non è un prius ma un posterius, cioè segue la persona e la comunità in cui essa cresce e deve essere in funzione dei cittadini, al servizio della loro promozione. Una città veramente solidale è una città al servizio, dove nessuno rimane indietro e dove tutte le strutture e i servizi possono essere pienamente usufruiti da tutti i cittadini'.

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