Una città in festa ha accolto il Giro In primo piano

Una domenica particolare e coinvolgente pervade la Città natale di Giulio Messina, per l’atteso evento sportivo, la tappa Benevento - San Giorgio del Sannio. Le nuvole grigie colorano il cielo, solo a tratti il sole illumina con i suoi raggi la storica giornata. Il camper dell’Ufficio Stampa della Rcs consegna gli accrediti ai giornalisti e ai fotografi, mentre i pullman delle squadre parcheggiano in Piazza Risorgimento.

Gli appassionati giungono numerosi, accorrono le famiglie al completo per assistere alla settima partenza della corsa del 98° Giro Italia, l’unica più a sud ella penisola.

Dalle ore 10.00, la Rai Tv in diretta racconta le eccellenze sannite ai telespettatori, collegati sul territorio nazionale. Le telecamere cominciano a descrivere la nona tappa e a mostrare le bellezze architettoniche della Città Capoluogo e a mandare in onda le peculiarità della provincia, inerenti la storia, le tradizioni, l’arte, il saper fare, la musica e la creatività.

Per l’imperdibile occasione è stata ideata una “ricetta rosa”, dallo chef Angelo D’Amico. La pietanza si ispira al fossile di dinosauro, ritrovato in Pietraroja, chiamata “I carrati di Ciro”. Si tratta di uno speciale trafila di pasta, lavorata con il ferretto, preparata con la farina di saragolla, una qualità di frumento in via di estinzione. Il prelibato piatto è condito con il passato di pomodori, coltivati nel Sannio e mantecati con il latte della mozzarella di bufala, assumendo il colore rosa.

La scrittrice Isabella Pedicini, invece, propone una chiave di lettura della cucina locale, mediante gli stati d’animo esposti nelle sue pubblicazioni. Non può certo mancare l’arte contemporanea, tra cui spicca Mimmo Paladino, per le opere dell’Hortus Conclusus. Le riprese dei cameraman colgono i violini del liutaio Minicozzi Enrico, una tradizione ineguagliabile, di cui il massimo esponente è stato il morconese Angelo Mannello, celebre negli USA e nel mondo.

Il ceramista Elvio Sagnella, Fabio Fallarino, in arte Shark Emcee, il poeta urbano, valorizzano il Sannio nascosto, spesso relegato ai margini, talenti di grande prestigio.

Tra due ali di folla entusiasta i ciclisti attraversano il breve tratto da Piazza Risorgimento allo spazio antistante la Rocca dei Rettori, salgano sul palco per il foglio firma, sono accolti da scroscianti applausi. Le 30 moto della Polizia di Stato BMW 850 e le 20 del Giro, già sono disposte sulla linea di partenza, in prossimità della Prefettura. Il mossiere, il Sindaco Fausto Pepe, alle 10.58, alza la bandierina rosa. I 189 atleti sono partiti, raggiungono Pietrelicina, Pesco Sannita, l’innesto SS. 212 e ritornano alla Rotonda dei Pentri, al termine del tracciato turistico.

Dalla Rotonda dei Pentri inizia la nona tappa di 224 Km, rispetto a 215, riportati nel “Garibaldi”, il libro del Giro d’Italia, per una deviazione apportata e per rendere più praticabile il percorso. I ciclisti ritornano sul Viale Principe di Napoli, sul Ponte Vanvitelli. Un bel colpo d’occhio per la Città Capoluogo vedere prima due corridori che transitano in Via Duomo, poi un drappello di ciclisti a breve distanza, successivamente un altro gruppo di atleti ed infine uno solo staccato precede la macchina di fine corsa.

La velocità è molto sostenuta, numerosi sono i tentativi dei ciclisti, tra cui bisogna ricordare quello di tredici atleti al km 14; (Gretsch, Rosa, Bookwalter, Courteille, Mourey, Ulissi, Hansen, Herrada, Clarke, Hesjedal, Slagter, Kochetkov e Kruijswijk) e della coppia formata da Bole e Chavanel al km 31. Il gruppo nella prima parte dalla gara è formato da un centinaio di corridori.

La media della prima ora di corsa risulta di 44,500 km/h. Al km 46, invece la seconda parte del plotone (con la maglia rossa Viviani e la maglia azzurra Intxausti) è a 1’30”, mentre al km 52, si concretizza il tentativo di 11 atleti (Betancur, Tiralongo, Colbrelli, Moinard, Elissonde, Herrada, Hesjedal, Slagter, Geschke, Belkov e Kruijswijk). Il vantaggio degli undici battistrada è di 1’26”, al km 54, che aumenta al km 58 di 1’58”. Alle spalle degli attaccanti, si ricompatta il gruppo dei ciclisti, al km 60.

Intanto, al km 62, il distacco del plotone aumenta a 2’54” e si incrementa al km 68 a 3’40”. Tinkoff scandisce l’andatura nel gruppo, al km 71 il vantaggio è di 3’48”. Il primo ritirato è Ishibashi (Nip) della corsa. Il ritmo delle pedalate è sostenut, al km 74 gli uomini al comando hanno un cospicuo vantaggio di 4’16”; che sale km 77 a 4’30”, mentre al km 81, scende solo di pochi secondi a 4’23”. La media dopo due ore di gara è di 41,600 km/h. Il gruppo al comando al km 84 è a 4’18”; al km 90 aumenta a 4’30”, al km 94 risulta di 4’46” e al km 98 il tempo acquisito dal drappello è 4’56”. Al GPM (Gran Premio della Montagna) ( km 102,8 - Monte Terminio - m 1240 – 2 ª categoria ), transitano Geschke, Betancur, Tiralongo, Kruijswijk, Hesjedal, Moinard e gli altri cinque; a 5’53” il gruppo-maglia rosa.

In discesa, dal gruppo-maglia rosa si scatta Paulinho. La media dopo tre ore risulta di 38,650 km/h. Paulinho è a 4’56” al km 120 mentre il gruppo di Contador è 5’54”. Al traguardo Volante (km 126,7 - Bagnoli Irpino) passano Hesjedal, Moinard, Herrada, Elissonde, Belkov e gli altri sei; a 3’30” Paulinho è a 4’08”, il gruppo Astana controlla la gara nelle prime posizioni. Perdono terreno prima Colbrelli e poi Belkov, che riesce a rientrare; recupera lo svantaggio, il gruppo annulla la fuga di Paulinho.

Al GPM ( km 1 32,4 - Colle Molella - m 1087 - 1ª categoria ) giungono Geschke, Betancur, Kruijswijk, Tiralongo, Hesjedal, Moinard, Herrada, Elissonde con Slagter e Belkov; il gruppo-maglia rosa con una quindicina di corridori transita a 2’06”; la gran parte del plotone è a 4’28”. Colbrelli, tenta un allungo al km 134 e guadagna 1’34”, ma viene presto raggiunto, a 2’10” transita il gruppo-maglia rosa, infoltito da altri ciclisti rientrati, intanto, a 4’20” è l’ultima parte dei corridori.

Il gruppo-maglia rosa riprende il tentativo di fuga di Cataldo al km 143. Al cartello dei 75 km al traguardo i battistrada hanno un vantaggio di 2’20”; in vista del TV (Traguardo Volante) di Lioni, nel gruppetto di testa allunga Slagter. Al TV (km 156 - Lioni ) transitano Slagter con 48” di vantaggio su Belkov, a 55” Geschke, Herrada, Hesjedal e gli altri cinque, a 4’28” il gruppo-maglia rosa. Slagter, al km 160 ha accumulato 1’12” sui primi nove inseguitori, a 5’13” viaggia il gruppo-maglia rosa, al km 163, 1’45”/5’37”, al km 168, 1’47”/5’42”, al km 177, 1’48”/5’50”.

Tra gli inseguitori di Slagter lo scatto di Tiralongo e di Herrada, risulta inefficace, perde contatto Belkov. Ai 35 km i primi otto inseguitori sono a 1’12”; a 2’01” Belkov; a 5’23” il gruppo-maglia rosa, Tinkoff tira il gruppo, ai 30 km 1’34”/1’51”/5’15”; ai km 25, i minuti sono 1’43”. Belkov rientra. Ai 15 km, 1’48”/3’40”; nuovo allungo di Tiralongo dal gruppetto-inseguitori.

In vista del GPM di Passo Serra, nel gruppo-maglia rosa si registra l’attacco di Aru,a cui rispondono Contador, Porte e Landa. Al GPM ( km 212 ,4 - Passo Serra - m 584 - 2 ª categoria ) passano Slagter con 7”su Tiralongo; a 25” Kruijswijk, Hesjedal e Herrada; a 32” Betancur; a 40” Moinard, Elissonde e Geschke; a 1’23” il quartetto-Aru; a 1’52” un altro piccolo drapello con Uran. Tiralongo al km raggiunge Slagter.

Mancano poco più 4 km, Tiralongo stacca Slagter e gli altri inseguitori. Vince a San Giorgio del Sannio, a braccia alzate, sul traguardo del Viale Spinelli, il siciliano Paolo Tiralongo; a 21” Kruijswijk; a 23” Geschke, Moinard, Herrada, Betancur, Slagter ed Elissonde; a 27” Hesjedal; a 56” Aru; a 57” Contador, Porte; a 1’01” Landa; Uran transita a 1’43”.

Il tempo del vincitore è di 5h50’31”, alla media di 38,343 km. Tiralongo torna così a conquistare una tappa del Giro dopo quelle di Macugnaga nel 2011 e Rocca di Cambio nel 2012. Grande entusiasmo della folla che dalle transenne applaude il ciclista siciliano. Il leader della classifica generale con la maglia rosa è lo spagnolo Contador. La maglia azzurra è indossata da Simon Geschke (Ger), quella bianca da Favio Aru. Elia Viviani consolida la sua classifica a punti e mantiene la maglia rossa.

Il pullman azzurro della Polizia di Stato ha accompagnato per l’intero percorso una scolaresca. In San Giorgio del Sannio, il rosa adorna le vetrine dei negozi, i balconi del Viale Spinelli sono abbelliti di palloncini rosa. Prima dell’arrivo Tonino Polito insieme alla sua famiglia ha terminato con i gessetti colorati sul marciapiedi di Viale Spinelli, accanto alla traversa di Via Aldo l’immagine di Marco Pantani, il Pirata. L’artista è si è avvolto della collaborazione dei suoi figli e vive nella cittadina del Medio Calore, mèta della tappa.

Il VeloClub sangiorgese ha allestito una mostra per celebrare i 40 anni di attività nel ciclismo. I pannelli sono stati visitati da moltissimi turisti ed esperti, narrano la storia della bicicletta e le epiche imprese dei campioni del passato. In tanti sono arrivati in San Giorgio del Sannio, provenienti dalla provincia di Benevento, dalla Puglia, in particolare da Molfetta (BA) e Locorotondo (BA), per applaudire gli uomini della fatica e del coraggio, che hanno interpretato al meglio una tappa difficile, con asperità notevoli e con 4000 metri di dislivello.

L’organizzazione è stata impeccabile ancora una volta, il Sud ha dimostrato di non avere eguali e rappresenta per la Rcs, un riferimento ineludibile per il Giro Italia, per tracciare nel percorso complessivo delle tappe di straordinario valore agonistico.

NICOLA MASTROCINQUE

nmastro5@gmail.com

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