Comunali 2018: a Bucciano duello amministrativo tra Matera e Napolitano Politica

Piena ed accesa campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale a Bucciano, dove Stefano Napolitano, candidato della lista “A gente e’ Bucciano” sfida nei toni concitati dei comizi elettorali il sindaco uscente, Domenico Matera, che si è già rivolto ai suoi concittadini con queste parole: “Il 10 giugno sarà la data in cui si concretizzerà il cambiamento di Bucciano”.

Con questa premessa, è facile immaginare il contesto politico scottante che è venuto a crearsi tra i due in questi giorni.

L’aspirante sindaco Napolitano non esita a mettere in luce gli aspetti principali della sua politica: “C’è grande entusiasmo - dice - intorno al nostro progetto e molta fiducia nei confronti dei nostri candidati. Siamo in campo per cambiare Bucciano e faremo di tutto per non deludere le tante aspettative della gente”.

Matera, rappresentante della lista “Per Bucciano”, alla conquista del suo terzo mandato, ha debuttato con i suoi discorsi, facendo breccia nella fiducia degli elettori e non evita frecciatine nei confronti del partito avversario, così  sottolineando l’inefficacia retorica e pratica dei loro comizi: “Questa è una lista di persone perbene, umili, normali, capaci di esprimersi per l’interesse collettivo”.  

In particolare, oltre a riferimenti nei confronti di coloro che sono passati dalla parte di Napolitano, il primo cittadino uscente ha voluto far sapere della presenza di 50 giovani impegnati in campagna elettorale e dell’entusiasmo e la forza che portano con sé.

Va evidenziato, secondo Matera. il lavoro di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio di Bucciano svolto negli ultimi tempi: la rivalutazione sul piano turistico del Taburno e del Santuario della Madonna del Taburno, che da tempi immemori è meta di pellegrini.

Napolitano, d’altro canto, ha dimostrato il suo interesse proprio in questo ambito, affermando: “Bucciano è una sola grande Comunità: nel rispetto delle caratteristiche territoriali e culturali di ciascuna parte del nostro territorio, valorizzeremo le identità specifiche e, attraverso queste, rafforzeremo il senso di appartenenza comune”.

ADRIANA NAPOLITANO