Comunità Montana del Fortore, Spina e Brancaccio rispondono a Ruggiero Politica

“Non capisco la motivazione psicologica che ha indotto gli ululati del consigliere Giuseppe Ruggiero contro la Comunità Montana del Fortore (amministrata anche da lui per tantissimi anni), che francamente piovono dal cielo senza provocazione alcuna. L'unica spiegazione va ricercata nel maldestro tentativo di nascondere la sua inconsistenza politica all'interno della Amministrazione Provinciale ed i danni da lui prodotti all'Ente ed al suo partito”. È la risposta del presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina, rispetto all'attacco del consigliere provinciale Giuseppe Antonio Ruggiero.

“Certo - prosegue il presidente - non starò a confutare le allucinanti argomentazioni addotte, in quanto tutti conoscono i risultati eccellenti conseguiti dagli Enti amministrati, spesso divenuti esempi a livello nazionale (vedi “La Repubblica” sulle best practices di Ginestra degli Schiavoni o il sito del Ministero degli Interni sul progetto Sprar di accoglienza), né sui riconoscimenti regionali e nazionali avuti. Certo è mortificante per lui assistere a comitati spontanei di protesta di centinaia di cittadini della sua area geografica che, come non mai, si sono spinti fin sotto la Rocca dei Rettori. Da oltre un anno, i sindaci del Fortore chiedono incontri ed interventi sulla drammatica situazione della viabilità provinciale ma non è stato capace, da consigliere provinciale, di governare alcun processo, né a livello di Provincia, né di Regione. Anzi, l'unico incontro in Regione è stato organizzato dal vice presidente Francesco Rubano che viene addirittura dal comune di Puglianello e lui, Ruggiero, intravisto sui divani della sala d'attesa, al momento di incontrare il capo staff del presidente De Luca, Franco Alfieri, improvvisamente si dileguò”.

“Ora del problema - afferma Spina - si occupa direttamente il presidente Ricci, che ha convocato il Consiglio provinciale ed i sindaci provvedendo automaticamente a sfiduciare il consigliere della zona, famoso solo per i suoi continui e sterili annunci, che hanno contribuito ad aizzare ancora di più gli animi della gente che cammina sulle strade e non sulle sue chiacchiere”.

“Probabilmente, fa come il gatto che non arriva al lardo e dice che è rancito! In quanto circa un anno fa mi aveva più volte chiesto di rientrare in Giunta ritornando ad essere un mio assessore, ma sul suo nome non riuscii a trovare la condivisione necessaria per superare le votazioni in Consiglio; mentre io sono stato rivotato continuamente all'unanimità come presidente dell'Ente”, conclude Spina.

“L’attacco di Ruggiero lo reputo gratuito, fuori luogo e spropositato: lo paragonerei al calcio del mulo ... per non dire altro”! Esordisce così il vice presidente della Comunità Montana del Fortore, Salvatore Brancaccio, in risposta alle accuse mosse dall'esponente del Pd Alto Sannio, Giuseppe Antonio Ruggiero.

Brancaccio prosegue ricordando che: “Ruggiero è stato assessore della Comunità Montana dell'attuale presidente Spina per svariati anni, e fino a qualche anno fa”, e che “ha tentato di ricoprire, invano, nuovamente il ruolo l'anno scorso”.

Poi ha detto: “Lui è stato assessore da prima e con me in un periodo drammatico e dove il destino di questi enti era la soppressione. Eppure in questo periodo ricordo che si è fagocitato, per il suo comune, il più corposo progetto Psr che la Comunità ha avuto finanziato, quello per il Vallone San Pietro. Poi quando la situazione dei forestali era drammatica e critica ha abbandonato la nave come Schettino, dimettendosi da assessore”.

“Il suo intervento - afferma il vice presidente - può essere considerato semplicemente come un'azione diversiva e come una reazione per la grande attenzione anche mediatica sulla protesta della gente fortorina per le disastrose condizioni in cui si trovano le strade provinciali del Fortore, che negli ultimi anni hanno subito un vergognoso peggioramento a causa della totale assenza di interventi e di progettualità dell'organismo di cui fa parte. Contrariamente a quanto afferma, unicamente per spostare l'attenzione, la Comunità Montana del Fortore ed i suoi amministratori sono riconosciuti tra le eccellenze della Regione Campania, non a caso io sono stato eletto nel Consiglio regionale dell'Uncem dove mi aggiungo al presidente Spina che ne fa parte di diritto”.

“Non basterebbe un comunicato - prosegue Brancaccio - per riferire gli enormi successi di cui anche Ruggiero ed il suo comune hanno goduto, vedi (in ordine di tempo) i giovani impegnati nel Servizio Civile Nazionale, il cui procedimento è stato ripreso dal suo comune che mai in passato lo aveva fatto. Potrei citare progettualità tipo “Post-it” con la Comunità Montana del Fortore capofila di quattro Comunità Montane (Ufita, Alta Irpinia e Matese) e di alcuni Comuni, oppure l'eccezionale organizzazione composta da uomini e mezzi (finanziati con fondi Psr) che si è distinta in tutta la Campania per le attività di lotta Anti Incendio Boschivo. Ed inoltre, i mezzi dell'Ente di cui continuamente viene richiesto l'intervento, anche sulle strade provinciali del suo comune. Evidentemente vi è memoria corta e totale irriconoscenza”.

“Relativamente alla crisi del settore Forestazione - dichiara il vice presidente -, va detto che è stata causata dalla decisione del governo regionale, amministrato dalla sua parte politica, di adottare la stabilizzazione degli operai senza alcuna copertura finanziaria. Ruggiero si è sempre sottratto agli incontri con i sindacati quando si affrontava il tema dei forestali. Del resto pare sia alquanto allergico ai confronti ed alle critiche!”.

“Quanto agli assessori fantasma - conclude Brancaccio -, gli voglio dire che non sono tali e che sono presenti tutte le volte che servono, senza la necessità di elencare continuamente ogni passo che fanno. Un consiglio: lascia stare i fantasmi! Questi sono soggetti particolari e temuti ai più: spesso si nascondono negli armadi ed al primo battito di ciglia ti avvolgono nel loro lenzuolo”.