Grandine nel Sannio, la voce della politica Politica

La grandine caduta con irruenza e abbondanza sul Sannio beneventano ha sortito come effetto anche un profluvio di dichiarazioni e comunicati a mezzo stampa degli esponenti politici locali sia di centrodestra che di centrosinistra, passando ovviamente per i neofiti a 5 stelle.

Il primo a prendere la parola è stato il consigliere regionale piddino, nonché vicepresidente della Commissione Agricoltura della Campania Erasmo Mortaruolo.

“La Regione Campania anche stavolta non lascerà soli i cittadini sanniti. È la rassicurazione che ho ricevuto dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca”.

Quindi Mortaruolo ha aggiunto: “Ho inviato una comunicazione ai sindaci confermando il mio impegno per attivare tutte le procedure necessarie per il riconoscimento dello stato di calamità naturale”.

La senatrice di Forza Italia, Sandra Lonardo, ha presentato al ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali una interrogazione parlamentare per chiedere lo stato di calamità naturale per i Comuni del Sannio.

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano e il deputato M5S sannita Pasquale Maglione avvertono: “Lo stato di calamità non sia una presa in giro. Invocare lo stato di calamità per i danni procurati dalla grandinata - spiegano - non corrisponde ad una soluzione tempestiva per il dramma che vivono oggi gli agricoltori. Basti chiedere a chi, a due anni e mezzo dall’alluvione dell’ottobre 2015, non ha ancora ricevuto un solo centesimo di risarcimento. Un ritardo al cospetto del quale attendiamo ancora spiegazioni e che si somma alla clamorosa esclusione di molte aree dell’entroterra campano dal piano di interventi a seguito della gelata del 2017”.

“Il lavoro di mesi distrutto in pochi minuti - sostiene l’esponente di Forza Italia, Nunzia De Girolamo -. Lo scorso anno, pressappoco nello stesso periodo, fu il gelo a creare ingenti danni agli agricoltori campani. Non tutti forse ricordano che, solo quelli sanniti furono esclusi dalla possibilità di richiedere risarcimenti in quanto non fu concesso loro lo stato di calamità naturale. Sollecitai, altresì, con un’interrogazione, l’allora ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, evidentemente più interessato alle vicende partitiche che a quelle di ordine agricolo. Ad oggi il coro di richiesta mi sembra unanime, ma l’aspetto che più interessa gli agricoltori è quello della tempistica. I danni causati dal maltempo non potranno certamente essere risarciti in tempi biblici”.

Alberto Febbraro di Fratelli d’Italia esprime solidarietà agli agricoltori e produttori sanniti che ancora una volta vedono minato il loro lavoro e raccolto.

“Ettari ed ettari di vigneti ed oliveti colpiti in una fase molto delicata, che mette a rischio l’annuale produzione di vino, olio e di altre culture ed eccellenze locali. Le istituzioni regionali e nazionali accolgano le richieste di calamità naturale per limitare i danni economici e produttivi di gran parte delle aziende agricole dell’interno Sannio”.

Il presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci, invece, fa voti affinché la Regione Campania e lo stesso Ministero per le Politiche Agricole e Forestali intervengano per il ristoro degli enormi danni patiti dai produttori agricoli del Sannio.

ANNA GAN

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